Elezioni, il pagellone politico della Gazzetta: tra promossi e rimandati
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Leonardo Petrocelli
Diamo un po' i numeri dopo questa infornata elettorale che ha visto uno scontro diretto tra i partiti e i rispettivi soldati scesi in campo
Martedì 27 Settembre 2022, 11:30
15:08
Il pagellone politico (in ambito nazionale) della Gazzetta del Mezzogiorno dopo questa infornata elettorale che ha visto uno scontro diretto tra i partiti e i rispettivi leader politici scesi in campo.
MELONI VOTO 8 - Il voto è una media fra il paziente lavoro degli ultimi anni (10) e una campagna elettorale segnata da tante contraddizioni (6), tra arringhe alla folla e rassicurazioni ai mercati. Una legislatura da oppositrice ha pagato, e bene, ma ora non si può avere il marito in borgata e l’amante a Washington. Uno dei due, prima o poi, si stufa. E con tutta probabilità potrebbe essere il primo. Predestinata inquieta.
SALVINI VOTO 4 - La sensazione è che si sia perso irrimediabilmente. Troppe sbandate, troppi cambi di passo e di fronte. Dall’anti-europeismo al governo con Draghi, dalle magliette con Putin al «mi sono sbagliato» piovuto dopo sei mesi di guerra. Mezzo partito gli rema contro e i voti scappano dalla Meloni. La sua campagna elettorale non è stata nemmeno malvagia ma il tocco non c’è più. E il risultato è pessimo. Capitano senza nave.
CALENDA VOTO 6 - Ha proiettato un’ombra mediatica gigantesca e si è convinto di valere la doppia cifra. Se non avesse iniziato, da giorni, a parlare di 10 o 12% il giudizio sarebbe diverso. Ma se salti sotto l’asta che tu stesso hai fissato non si può parlare di vittoria. Il partito comunque c’è, il progetto pure. L’accoppiata con Renzi non brilla di simpatia e anche quel profumo di Parioli non aiuta la causa. Un’aria un po’ meno yuppie aiuterebbe. Vorrei ma (per ora) non posso.
DI MAIO VOTO 0,6 - Con un conflitto che rischia di diventare atomico, il ministro degli Esteri non riesce a farsi eleggere. Un disastro in cui l’unico voto possibile è la percentuale del suo partito: 0,6%. Lui che nasce barricadero ha scelto la via del governismo, ha spaccato il M5S ed è piombato in soccorso della stabilità con tutto l’armamentario dell’atlantismo e dell’europeismo. Diventando così, per citare il Bersani cantante, la copia (inutile) di mille riassunti. Fine della corsa.
LETTA VOTO 3 - Fatto salvo lo «spezzato», sempre impeccabile, ha sbagliato tutto quello che umana- mente si poteva sbagliare. Nessuna alleanza di peso, niente idee forti, una campagna violentissima tutta spalmata sulle accuse di fascismo ungherese vomitate sugli avversari da mattina a sera. Poca roba e pure noiosa. Lo avevano avvisato in tanti ma non ha ascoltato nessuno. E ora esce di scena. La leadership non è mestiere suo.
CONTE VOTO 10 - Non c’è nulla di paragonabile alla cavalcata trionfale del 2018 ma se il Movimento 5 Stelle è ancora vivo e s’impone in Puglia, come altrove, il merito è tutto suo. Un successo personalissimo costruito nei mesi della pandemia e in queste settimane del dopo-Draghi. Il reddito di cittadinanza? Conte l’ha sempre messo in coda ai suoi comizi. Tanto c’erano tutti gli altri a parlarne in tv, minacciando di toglierlo o modificarlo. E lui ha capitalizzato. Furbo tra i fessi.
BERLUSCONI VOTO 6,5 - Uno stuolo di prefiche piangeva già il Silvio perduto. E invece lui c’è, come da celebre canzone. Sbanca su TikTok, racconta barzellette, tampina la Lega e tiene a distanza - seppur risicata - Calenda e Renzi. Il crollo del Carroccio lo facilita: Berlusconi pesa quanto loro e la Meloni lo preferisce a Salvini. Morale della favola, continuerà a dire la sua, magari dall’alto della presidenza del Senato, l’ultimo sogno a un tiro di schioppo. Il Cavaliere è ancora a cavallo.
PARAGONE VOTO 5 - Ce l’hanno messa tutta ma alla fine i «partiti del dissenso», a cominciare da Italexit di Paragone, restano fuori dal Parlamento. Impossibile resistere al ciclone-Meloni soprattutto se, in tempi di guerra e di bollette, il tema prevalente di molti movimenti rimangono le ritrite misure anti-Covid. Non è escluso che il prossimo terremoto politico possa arrivare da quelle latitudini ma al momento le scosse non si sentono nemmeno. Rimandati.