Sabato 06 Settembre 2025 | 06:25

Per l'Ue è tempo di superare le divisioni interne

 
Rosario A. Polizzi e Camilla Sodano

Reporter:

Rosario A. Polizzi e Camilla Sodano

Per l'Ue è tempo di superare le divisioni interne

Nel panorama politico europeo post-elettorale, ci troviamo di fronte a una realtà frammentata, dove la divisione interna non è solo una questione di confini nazionali, ma si estende anche all’interno delle istituzioni europee

Domenica 30 Giugno 2024, 13:56

Nel panorama politico europeo post-elettorale, ci troviamo di fronte a una realtà frammentata, dove la divisione interna non è solo una questione di confini nazionali, ma si estende anche all’interno delle istituzioni europee. La recente tornata elettorale ha visto l’ascesa di partiti politici con visioni divergenti sul futuro dell’Unione Europea, portando a una mancanza di coesione che rischia di compromettere la capacità dell’Ue di rispondere efficacemente ai conflitti globali e di mantenere relazioni transatlantiche solide.

L’Europa si trova ora a un bivio cruciale. Da un lato, l’avanzata della destra in Paesi come Francia, Germania e Italia segnala un cambiamento significativo nel clima politico. Dall’altro, la performance della sinistra nell’Europa del nord suggerisce una resistenza a tale cambiamento. Questa polarizzazione ha reso evidente la necessità di un’Europa che appaia come un attore globale unito e coeso. I numerosi focolai di guerra nel mondo non sono solo una minaccia per la pace e la stabilità globale, ma rappresentano anche una prova di resistenza per la solidarietà europea. Ora più che mai, è fondamentale che l’Europa affronti queste sfide con un fronte unito, superando le divisioni interne che ne indeboliscono la posizione sul palcoscenico mondiale.

Nonostante la frammentazione, il prossimo Parlamento Europeo non vedrà una maggioranza di destra. È probabile che si formi una nuova maggioranza trasversale, simile a quella che ha sostenuto Ursula Von der Leyen nella scorsa legislatura. Questo potrebbe generare il classico pollaio politico dove si esibiscono tanti galli, il sole non sorge. La situazione è ulteriormente complicata dall’imminente elezione presidenziale americana, dove le previsioni indicano una vittoria per un candidato che, secondo molti, non nutre simpatie per l’Europa.

A questo punto, analizzando la situazione, appare chiaro che l’Europa, pur confermandosi un crocevia di culture, lingue e ideologie, manifesta la sua forza nella capacità di unire queste diversità in un progetto comune.

La creazione di una piattaforma di cooperazione potrebbe facilitare il superamento delle divisioni e promuovere una visione condivisa per il futuro dell’Europa. Pertanto, si propone di avviare un’iniziativa culturale italiana che coinvolga cittadini, politici e think tank in un dialogo aperto, con l’obiettivo di rendere questa Europa più resiliente e pronta ad affrontare le sfide future.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Marchio e contenuto di questo sito sono di interesse storico ai sensi del D. Lgs 42/2004 (decreto Soprintendenza archivistica e Bibliografica Puglia 18 settembre 2020)

Editrice del Mezzogiorno srl - Partita IVA n. 08600270725 (Privacy Policy - Cookie Policy - - Dichiarazione di accessibilità)