I precedenti non aiutano. Ripetutamente, dal 2015, quando sono iniziati i primi passi per la progettazione di una linea ad Alta Capacità tra Napoli e Bari il termine di chiusura dei lavori è stato progressivamente spostato in avanti.
Il ministro Giovannini, nell’ottobre 2021 pronosticava l’entrata in funzione delle prime tratte nel 2023, ma solo nel marzo di questo 2023 si dava, ad esempio, il primo colpo di piccone per lo scavo della galleria che unirà Telese a Vitulano. L’opera ha richiesto due decenni per uscire dal campo dei desideri, cinque anni per essere progettata e da allora - temiamo - non impiegherà meno di otto anni per essere portata a termine completamente. Forse gli otto potranno anche diventare dieci. La notizia che sarà il 2027 e non il 2025 la data finale di consegna potrebbe non essere dunque l’ultimo scivolamento nel cronoprogramma.
Funzionano così le cose in Italia: tra la loro ideazione e il loro completamento le grandi opere impiegano un lasso di tempo talmente grande che spesso, alla fine, le necessità sono cambiate. La riduzione in termini complessivi di Co2 per il sistema di trasporti che la nuova linea produrrà, invece, almeno quella, dovrebbe rimanere, e non sarà un vantaggio da poco.
La notizia esce nei giorni in cui si discute dei rallentamenti, largamente prevedibili e previsti, che stanno incontrando i progetti PNRR, soprattutto quelli affidati ai Comuni. È nella realizzazione dei progetti più piccoli in capo alle amministrazioni locali, come abbiamo più volte segnalato sulla «Gazzetta del Mezzogiorno», dove il problema è strutturale e quindi difficilmente risolvibile: manca il personale tecnico e amministrativo per dar corpo ai progetti finanziati, difettano le competenze per tradurre in opere concrete i milioni di euro che il Recovery Plan ha riversato sul nostro Paese. In confronto la Napoli-Bari ha potuto godere di un soggetto realizzatore, cioè FS, dotato di capacità progettuale e realizzativa, di un Commissario straordinario di governo, di un apposito sistema per monitorare lo stato di avanzamento dei lavori.
Nel frattempo, si è in attesa che il Consiglio dei Ministri deliberi urgentemente per superare varie strozzature nella realizzazione del PNRR che, come ha sottolineato pochi giorni fa il Commissario europeo Gentiloni, deve costituire la vera priorità economica dell’esecutivo. Facile prevedere che i rinvii nel completamento dei lavori su fondi PNRR della linea Napoli-Bari non siano gli unici, né i più importanti.