Sembra quasi di sentirlo ancora il guaito strozzato della piccola Kira, una cagnolina meticcia, legata a un palo della luce dalla sua mamma umana e abbandonata sul ciglio di una strada a Foggia, davanti gli occhi disperati del suo fratellino, un bimbo che nella sua totale innocenza, non si è reso conto di ciò che stava per accadere.
Mentre osservava la madre attorcigliare attorno al palo, con una freddezza chirurgica, il guinzaglio della sua cagnolina, qualcosa però è scattato.
Il bambino ha iniziato a fare domande, ma una volta capito il gesto, semplicemente ha cominciato a piangere e ad implorare tra le lacrime la mamma di non farlo. Di non lasciare lì la sua amica a quattro zampe, la sua compagna di giochi e di risate. Niente, non sono valse a nulla le urla del piccolo, la donna, ha accarezzato un’ultima volta la cucciola, ha preso la mano del figlio e si è allontanata impunita, nel silenzio della notte.
Il video, pubblicato sulla pagina dell’associazione Guerrieri con la coda e poi diffuso dall’Enpa ha fatto il giro dei social grazie anche alla giornalista Selvaggia Lucarelli, che ha ripostato la clip sul suo profilo Instagram. Per fortuna questa è una storia a lieto fine: la donna è stata identificata e denunciata dalla presidente dell’associazione foggiana, Anna Rita Melfitani, e la piccola Kira è stata portata in salvo, in attesa di ritrovare delle braccia umane degne di accoglierla di nuovo.
La vicenda però, non può non accendere i riflettori su una delle piaghe dell’estate: l’abbandono degli amici a 4 zampe.
Sono sempre troppi i casi segnalati lungo tutto lo Stivale.
Gli animali sono esseri senzienti e quando li accogliamo nelle nostre famiglie, dobbiamo farlo con amore, ma soprattutto con consapevolezza. Cosa che non sempre accade. Con l’arrivo della pandemia, ci sarebbe stato un boom di adozioni di cani, ma finita l’emergenza ben 117mila (secondo alcune stime) sarebbero stati rispediti al mittente, restituiti al canile o affidati ad altre famiglie. E con l’arrivo della bella stagione, purtroppo, il copione si ripete.
Da Nord a Sud la parola vacanze, fa irrimediabilmente rima con libertà. Libertà anche dagli obblighi nei confronti di chi non ci chiede altro che una carezza in cambio di tutto il loro affetto.
Tradire la fiducia di un’anima indifesa come quella di un animale, è un atto indegno, oltre che un reato perseguibile con l’arresto.
È estate e sappiamo bene quante persone, non sapendo dove sistemarli, si sbarazzeranno dei loro amici pelosi, abbandonandoli come fossero spazzatura.
Forse oltre alle sacrosante campagne contro l’abbandono bisognerebbe puntare di più sulla prevenzione all’abbandono. Bisognerebbe far comprendere sempre più che l’arrivo di un animale in famiglia non comporta gioie senza responsabilità. Avere un cane non è un gioco, non è un capriccio, non è una moda.
Gli animali, cani, gatti, conigli, serpenti o pappagalli che siano, sono impegnativi come gli adolescenti, bisognosi di noi, come un neonato. Si adotta prima ancora che con gli occhi o con il cuore, soprattutto con la testa. Se non riusciamo a capire questo piccolo passaggio, mi e vi domando, chi tra noi e loro è la vera bestia?