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«La fisica che ci piace»: da Monopoli al web con Vincenzo Schettini

 
Livio Costarella

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Livio Costarella

«La fisica che ci piace»: da Monopoli al web con Vincenzo Schettini

È uscito il volume per Mondadori Electa, in cui le sue spiegazioni vengono traslate nella vita reale. E nel tour di presentazioni appena iniziato, è atteso anche a Bari

Giovedì 13 Ottobre 2022, 10:49

13:30

«Se i fisici non fossero stati intrepidi, a qual punto sarebbe la fisica?». La domanda dello storico francese Marc Bloch può sembrare ovvia, se non fosse che ad essere intrepidi oggi sono persino i professori scolastici. Alcuni viaggiano alla velocità del web e a volte diventano talmente «elettromagnetici» da attirare qualsiasi cosa nel proprio campo. Uno di questi è il quarantacinquenne monopolitano Vincenzo Schettini, meglio noto come «La fisica che ci piace», dal nome dei suoi profili social, letteralmente esplosi. Quasi 700mila follower su TikTok, altre centinaia di migliaia su Facebook, YouTube, Spotify e Instagram, e milioni di visualizzazioni per i video del prof social che spiega concetti in apparenza complicati.

Ma con parole semplici e dirette, il look trendy, il capello argentato che sfida la forza di gravità e l’accento pugliese fieramente esibito. Adesso Schettini è sbarcato alla velocità della luce anche in libreria: lo scorso martedì è uscito il volume La fisica che ci piace (Mondadori Electa), in cui le sue spiegazioni vengono traslate nella vita reale. E nel tour di presentazioni appena iniziato, è atteso anche a Bari: il 18 ottobre sarà in Fiera del Levante per la lezione-spettacolo omonima («La fisica che ci piace»), mentre il 25 sarà alla Libreria Feltrinelli per presentazione libro e firmacopie.

Ma Schettini non è solo un professore di fisica: agli inizi del 2000 si diploma in violino e didattica della musica al Conservatorio «Rota» di Monopoli, per poi laurearsi in fisica. Le due anime, l’artistica e la scientifica, si sono fuse con l’idea di trasformare la fisica da pura nozione a vero e proprio intrattenimento. Imitando ciò che lui stesso fa sul palcoscenico, sul quale si esibisce da anni dirigendo l’affermato groppo gospel dei «Wanted Chorus». Oggi insegna fisica all’Istituto «Luigi dell’Erba» di Castellana Grotte.

«La fisica - spiega - è sempre stata una passione sin da piccolo. Mia mamma l’ispirazione, insegnava educazione artistica. Ero talmente fissato con la cattedra, che a scuola giocavo a fare il professore con i miei compagni: mi ero creato un piccolo registro e li interrogavo».

Quando nasce l’idea dei suoi video?

«Nel settembre 2017 ho aperto il canale YouTube, con la prima live, un mix di lezione e intrattenimento di un’ora: parlavo di energia, oggi sempre più all’ordine del giorno».

E i numeri com’erano?

«Mi seguivano in 20, di cui 19 erano i miei studenti, obbligati a seguirmi».

E poi?

«Mi divertivo. E i numeri sono cresciuti solo dopo quattro anni, facendo tutto da solo con il mio smartphone, senza forzature».

E ora siamo a milioni di visualizzazioni.

«Quello in cui spiego il salto del treno è stato visto più di 7 milioni di volte».

Lei, Enrico Galiano e Elia Bombardellisietetre prof sempre più influencer. Sta cambiando la didattica?

«La scuola odierna è disorientata e ha bisogno di trovare certezze: il nostro percorso aiuta a fornire alcune linee guida, a tutti coloro che vi ruotano attorno».

Ci regali un flash sul suo libro.

«Parla molto di Puglia. E una star che amo come Madonna è protagonista nel capitolo della relatività. Nel 2012 ho assistito al suo concerto a Firenze: grande performer, ma mentre la guardavo pensavo che sarebbe stato bellissimo se la «Material Girl» di trent’anni prima avesse preso un raggio alla velocità della luce, per viaggiare nello spazio e nel tempo, ed arrivare su quel palco a Firenze. Ho parlato della relatività con lei, perché anche Einstein è stata la popstar della fisica».

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