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Romano, da Matera apre «Le porte» dell'oggi con un libro

 
Alessandro Salvatore

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Alessandro Salvatore

Romano, da Matera apre «Le porte» dell'oggi con un libro

Matteo Romano, alla presentazione del suo libro a Matera

Il romanzo di formazione dello scrittore lucano che scandaglia il sociale con tre vite che si sfiorano e tirano fuori la verità

Mercoledì 08 Giugno 2022, 14:30

16:11

Remo, un barista sessantenne che aspetta solo di andarsene in pensione; Achille, un giovane pittore alle prese con una crisi creativa senza fine e Diego, enigmatico ragazzino che frequenta il liceo classico. Tre vite che si sfiorano in una giornata di novembre e che si trascinano in un clima di incertezza nel quale regnano la crisi economica ed un orizzonte che non contempla il futuro. Nulla sembra accomunare questi tre personaggi, a parte forse uno stato d’animo: una profonda solitudine, della quale non sono realmente consapevoli, che ha ormai infettato la loro emotività, i legami familiari e perfino la loro sessualità. E' questa la storia del romanzo di formazione di Matteo Romano Le Porte. Nativo di Altamura, l'autore è sempre vissuto a Matera. Da qui, conseguita la maturità, si trasferisce a Parma per studiare giurisprudenza ma la abbandona dopo diversi anni per dedicarsi solo alla scrittura. 

Lo scrittore trentaduenne Romano, nella sua opera prima edita da Nolica, affonda la penna nel terreno sociale contemporaneo, si sofferma sulla psiche umana, fotografandone il mosaico fatto di tessere traballanti. «Quello sguardo lo penetrò con un'angosciante freddezza, fino a fargli provare un inspiegabile senso di vuoto. Per un attimo ebbe l'impressione che lo pseudo professore fosse affetto da una malattia mentale. Forse non aveva famiglia e il cane era la sua unica compagnia, pensò». Il quadro lacerante davanti agli occhi sconosciuti di un osservatore che esplora. Pensieri come battiti cardiaci lungo il filo sottile della vita. Le porte di Romano si aprono alla riflessione di un mondo divenuto ostaggio dell'incertezza. La parabola letteraria dell'autore contiene un ginepraio di sentimenti che emergono nitidi come nei allo specchio. Il gioco ad incastro dello scrittore apre uno scenario da scoprire. Accecante col suo pathos, interrogante con la sua frattaglia sociale. Tra le pagine del libro c'è un vortice che risucchia il lettore.

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