Nelle viscere di Corato si nasconde un mondo che pochi conoscono, una fitta rete di cunicoli e tunnel che affondano le proprie radici nei primi anni del ‘900. Un dedalo sotterraneo, suggestivo e misterioso, che testimonia la capacità ingegneristica e l’ingegno di una comunità che, già allora, guardava al futuro. Non semplici gallerie, ma un vero sistema idrico urbano, progettato con logica e precisione, che ancora oggi colpisce per la sua complessità e unicità.
Accompagnati dall’esperto Mimmo Lorusso, studiosi, appassionati e curiosi hanno potuto scendere nelle profondità di questo affascinante reticolo. «Corato Sotterranea rappresenta un raro e affascinante esempio di speleologia urbana - ha spiegato Lorusso - con un enorme potenziale per la ricerca, la didattica e il turismo esperienziale. Una mappatura precisa dell’intero sistema permetterebbe inoltre di prevenire eventuali danni dovuti a lavori edili, idraulici o alla posa di cavi per utenze, facilitando una gestione più consapevole del sottosuolo».
L’iniziativa si inserisce all’interno del Sistema Museale Integrato di Corato, un progetto culturale unitario che punta a valorizzare e connettere in rete il patrimonio storico, artistico e archeologico della città. Non solo luoghi, ma storie, memorie e identità da custodire e condividere. Il sistema riunirà in un’unica offerta coordinata i principali poli culturali: il Museo della Città e del Territorio, la suggestiva Necropoli di San Magno, il millenario Dolmen dei Paladini, l’affascinante circuito di Corato Sotterranea e la Biblioteca Storica «Matteo Renato Imbriani». La mission del Sistema Museale è chiara: tutelare, raccontare e rendere fruibile il patrimonio culturale di Corato. Un obiettivo ambizioso che vuole promuovere la conoscenza della storia locale, favorire la partecipazione della comunità e stimolare un turismo culturale sostenibile, capace di generare valore senza snaturare l’identità del territorio.
«Il fascino di Corato Sotterranea, - continua Lorusso - con i suoi corridoi che evocano scenari da esplorazione urbana e archeologia industriale, è solo uno degli esempi di come questo progetto intenda legare passato e presente, memoria e futuro. La città, attraverso il Sistema Museale, si propone infatti di diventare non soltanto custode della propria storia, ma anche laboratorio di esperienze, dove i visitatori possano vivere la cultura in maniera partecipata e coinvolgente».
La programmazione, ricca e diversificata, continua a offrire appuntamenti che stimolano curiosità e approfondimento. Il prossimo è fissato per domani a Palazzo Gioia, sede della Biblioteca Comunale, con il laboratorio di archeologia imitativa «Sapiens. Un giorno da uomini preistorici», un viaggio nel tempo, gratuito e patrocinato dal Comune di Corato, che permetterà a grandi e piccoli di scoprire come vivevano i nostri antenati.