LECCE - Il Lecce ha ancora il destino nelle sue mani. A tre giornate dal termine del campionato di Serie A la lotta salvezza sembra essere ristretta fra i giallorossi, il Venezia e l’Empoli, anche se le sorprese sono dietro l’angolo.
I risultati dello scorso weekend hanno sostanzialmente mantenuto inalterate le distanze nella parte bassa della graduatoria. Tutte le squadre che occupano gli ultimi sette posti della classifica, a eccezione del solo Venezia, hanno incassato una sconfitta, così l’ultimo turno di campionato si è rivelato piuttosto interlocutorio per i destini delle compagini che cercano di perseguire la permanenza nella massima serie. La squadra di Marco Giampaolo ha dalla sua il vantaggio di poter contare solo su sé stessa, trovandosi fuori dalla zona rossa seppur con un margine esiguo. Il Lecce, infatti, occupa la diciassettesima piazza con 27 punti, mentre Venezia e Empoli inseguono rispettivamente a quota 26 e 25. Margini minimi, che rendono impossibile qualsiasi previsione.
La certezza è che i giallorossi adesso hanno bisogno di alzare il passo e di lanciare la volata finale per agguantare la terza storica salvezza consecutiva in serie A, cercando di fare punti importanti nelle ultime sfide della stagione. Contro il Napoli, i salentini ce l’hanno messa davvero tutta per uscire dal rettangolo di gioco del «Via del Mare» con un risultato positivo, ma tutti gli sforzi sono risultati vani. Il Lecce ha sbattuto contro tutti i suoi limiti, ancor prima che contro la strenua resistenza della squadra di Antonio Conte, prima in classifica e lanciata verso lo scudetto.
Da un lato c’erano i giallorossi con il peggior attacco della Serie A, dall’altro i partenopei con la miglior difesa del campionato. Non è un caso allora se i padroni di casa alla fine non sono riusciti a trovare la stoccata negli ultimi metri per strappare perlomeno un pareggio, che avrebbe significato tanto in chiave salvezza.
Giampaolo, tuttavia, può e deve ripartire dallo spirito mostrato dalla sua squadra. Il Lecce si è rivelato tutt’altro che arrendevole, dal punto di vista dell’impegno i giallorossi hanno provato a mettercela tutta con le armi a loro disposizione. Il rammarico è che se la stessa attenzione fosse stata profusa anche negli ultimi mesi forse adesso ci sarebbe probabilmente qualche punto in più in classifica che farebbe dormire sonni più tranquilli. I numeri del girone di ritorno inchiodano la compagine salentina. Soltanto quattro punti nelle ultime 12 partite, un solo successo nel 2025 che risale allo scorso 31 gennaio in trasferta sul campo del Parma. Per trovare una vittoria in casa del Lecce bisogna addirittura risalire allo scorso 15 dicembre, quando capitan Baschirotto e compagni riuscirono a superare 2-1 il Monza. Praticamente una vita fa.
Nel momento in cui il Lecce poteva aprire il gas e aumentare il margine sul terzultimo posto, ovvero a cavallo fra febbraio e marzo, sull’onda lunga delle buone prestazioni di inizio 2025, la squadra è venuta meno ed è caduta in una pericolosa spirale tendente verso il basso. Tuttavia, nulla è perduto. Il vecchio adagio per cui «se Atene piange Sparta non ride» sembra fare al caso della lotta salvezza di questa serie A. I risultati dell’ultimo turno di campionato, infatti, malgrado la sconfitta del Lecce contro il Napoli, hanno permesso ai giallorossi di continuare a galleggiare sopra la zona rossa seppur con un solo punto di margine. Il Venezia è riuscito a raccogliere un pari sul campo del Torino, finendo per essere rimontato sul risultato finale di 1-1, mentre ieri l’Empoli è caduto di misura in casa contro la Lazio con il risultato di 0-1, battuto da un gol di Dia dopo appena un minuto di gioco.
Così, a tre giornate dal termine della massima serie il Lecce può fare la corsa solo su sé stesso. Ma deve iniziare a correre, per l’appunto. A partire dal prossimo impegno sul campo dell’Hellas Verona, che precede in classifica la squadra di Giampaolo con cinque lunghezze di vantaggio. I salentini non possono permettersi di fare calcoli e devono scendere in campo per trovare la vittoria. Solo i tre punti permetterebbero di dare una spallata forte alla parte destra della classifica.