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Manuel Scavone guarda lontano: «Bari, hai più qualità il Sudtirol con l’affanno»

 
pierpaolo paterno

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pierpaolo paterno

Manuel Scavone guarda lontano: «Bari, hai più qualità il Sudtirol con l’affanno»

«Spero di essere al “Druso”, sarei felice di poter salutare Di Cesare Pucino e Maiello. Gara importante»

Giovedì 17 Aprile 2025, 13:14

BARI - Sei gol col Bari in 66 partite suddivise in tre tranche dal 2011 al 2023. Diciannove centri in 125 gare dal 2004 al 2010 con la maglia del Sudtirol, squadra della sua città natale. Per Manuel Scavone inizia la personale settimana di passione che culminerà nel lunedì di Pasquetta col faccia a faccia tra le due formazioni per la 34ma di B.

Scavone, lunedì prossimo si gioca Sudtirol-Bari (arbitro Dionisi di L’Aquila).

«Sono due squadre a cui sono legato, sia perché ci ho giocato che per il legame affettivo che mi coinvolge in modo particolare».

Sarà al “Druso” a vedere la partita?

«Impegni familiari permettendo, cercherò di esserci. Mi farà piacere salutare alcune persone, ex compagni e qualcuno che è in società. Mi riferisco a Valerio Di Cesare, col quale mi sono sentito di recente, a Maiello e Pucino. Con loro conservo un bel rapporto di amicizia».

Il Sudtirol non vince dal 9 marzo con la cinquina in trasferta al Cittadella. Nelle ultime quattro partite, ne ha pareggiate due e perse altrettante. Non è un periodo florido per la squadra di Castori.

«Con l’arrivo di Castori, il Sudtirol ha compiuto una grande cavalcata. La situazione era davvero brutta. Poi, si sono risollevati. Adesso stanno facendo un po’ di fatica. Ma il campionato di B è veramente difficile. Si può perdere o vincere contro tutti. Penso che il Sudtirol abbia tutte le carte in regola per giocarsi la salvezza. Permanenza che passa da sfide come quella contro il Bari, in cui devi per forza fare punti».

Dopo la sconfitta di Salerno, i biancorossi di Bolzano di casa sono rimasti impantanati in zona playout a pari punti con Sampdoria e Cittadella. Il cammino salvezza si fa in salita.

«Lo stop di Salerno non ci voleva. Con un punto, invece, si sarebbero tenuti dietro i granata campani. Avrebbe dato un po’ di ossigeno. Un punto fuori casa contro una diretta concorrente non sarebbe stato male. Però, adesso questo è passato. Dovranno cercare di fare punti contro il Bari».

In casa, quest’anno il Sudtirol ha vinto solo quattro volte. Sei le sconfitte tra le mura amiche. Un dato che fa riflettere.

«Lo attribuisco alla impostazione di gioco di un Sudtirol abbastanza quadrato e corto. Cerca di non fare la partita, lasciando il pallino di gioco agli avversari e cercando dopo di partire in contropiede in verticale. Tante volte, fuori casa viene più facile riuscirci contro avversari chiamati ad impostare».

Cosa prevarrà lunedì prossimo tra la voglia del Bari di conservare un posto playoff e quella del Sudtirol di uscire dalle sabbie mobili della bassa classifica?

«Le motivazioni sono altissime per entrambe. Quando giochi per la salvezza devi raschiare il fondo. Ma anche giocarsi la promozione tramite i playoff può creare molto entusiasmo».

Il Bari proverà anche a riscattare la sconfitta di misura al San Nicola dello scorso dicembre.

«Al di là del passato, bisogna fare leva sui momenti attuali e sugli obiettivi presenti delle due squadre».

Castori e Longo prediligono il 3-5-2. Sul piano tattico, sarà gara a specchio?

«Sarà una partita dove nessuno vorrà prestare il fianco all’avversario. Anche se penso che rispetto alle caratteristiche dei calciatori, il Bari abbia elementi in grado di risolvere la partita con una giocata. E, quindi, di sicuro questa potrebbe essere un’arma a favore dei pugliesi. Non mi va di fare nomi specifici. Mi riferisco in genere ai giocatori di maggiore qualità tecnica, pronti all’assist e al gol vincente. Il Bari ne ha qualcuno in più».

Il Bari è reduce dalla buona prestazione contro il Palermo. Una vittoria che ha restituito fiducia e morale alla formazione di Longo.

«Non l’ho vista. Il percorso del Bari, a parte alcuni incidenti di percorso, è in crescendo. C’è solo da essere fiduciosi. Penso che Longo sia un allenatore molto preparato e meticoloso. Non lascerà nulla al caso».

A centrocampo, si distingue Maggiore che contro i rosanero di Dionisi ha segnato il suo terzo gol da quando è a Bari. L’ex salernitano sta diventando l’attaccante aggiunto dei pugliesi.

«Maggiore mi piace molto. Ci ho giocato contro e ho potuto constatare da vicino quante potenzialità abbia. Un ragazzo molto intelligente sul piano calcistico. Sa inserirsi con i tempi giusti come confermano i tre gol segnati con la maglia biancorossa e anche i numeri nelle precedenti esperienze, finanche in serie A. Un valore aggiunto per le ultime gare e, speriamo, anche per i playoff dove a decidere sono spesso gli episodi».

La squadra ha ritrovato anche la verve, la qualità e le motivazioni di Falletti. Un’arma in più per le ultime cinque partite di campionato.

«Il Bari ha giocatori di qualità che possono risolvere la contesa in qualsiasi momento. Se troveranno ulteriore entusiasmo ed il supporto della piazza, i biancorossi potranno far succedere qualcosa di particolare anche grazie a una tifoseria molto passionale».

È un Bari in salute. Dopo il pareggio di Catanzaro sono giunte conferme contro il Palermo. Che finale di stagione si aspetta dai biancorossi?

«Non voglio portare sfiga, ma credo che i playoff saranno centrati con un buon piazzamento. Poi, da lì può nascere qualsiasi cosa. Tante volte, si parte in sordina e si finisce in crescendo. Il Bari potrebbe fare questo, a patto che si trovi alchimia tra tifosi e squadra. Così ci si potrà divertire».

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