LECCE - Con la sanzione di 1.500 euro comminatagli dal giudice sportivo in relazione alla gara con il Venezia, «per avere lanciato, i propri sostenitori, un fumogeno nel recinto di gioco», il Lecce ha visto salire a 74.000 euro le multe pagate nel campionato in corso. La società salentina ha dovuto mettere mano al portafoglio al termine di 12 delle 16 partite disputate tra le mura amiche. Il motivo è stato quasi sempre il medesimo: lancio (sulla pista di atletica che circonda il campo) di petardi, fumogeni e qualche bottiglietta di plastica.
La sanzione più salata, di ben 13.000 euro, tra quelle che gli sono state inflitte nelle gare giocate al «Via del Mare», il Lecce l’ha pagata in relazione al match con l’Empoli dell’8 novembre (dopo il quale è stato esonerato Luca Gotti), in quanto al lancio di petardi e fumogeni si è aggiunto il fatto che, dagli spalti, è stato indirizzato verso il portiere della compagine toscana un fascio di luce laser.
Al secondo posto, con 10.000 euro versati, c’è il confronto con la Juventus dell’1 dicembre. In questa circostanza, ai fumogeni ed ai petardi, si è aggiunto il lancio di una bottiglietta di plastica verso il settore ospiti. Il terzo gradino di questo «podio» per nulla gratificante è occupato, con 8.000 euro di multa, dalle partite Lecce-Lazio del 21 dicembre e Lecce-Udinese del 21 febbraio. Seguono Lecce-Atalanta con 7.000 euro, Lecce-Fiorentina con 5.000, Lecce-Monza e Lecce-Inter con 3.000 ciascuna, Lecce-Parma con 2.500, Lecce-Verona, Lecce-Genoa e Lecce-Venezia con 1.500 euro.
Le quattro gare interne nelle quali il club di via colonnello Costadura non ha dovuto allargare i cordoni della borsa sono state soltanto quelle contro Cagliari, Bologna, Milan e Roma.
In trasferta, invece, il sodalizio salentino ha ricevuto due multe da 5.000 euro l’una: nel confronto Inter-Lecce (lancio di due bottigliette di plastica nel settore occupato dai sostenitori rivali) e nella sfida Empoli-Lecce (mancato rispetto del minuto di silenzio disposto dalla Figc).