TARANTO - È una Pasqua non propriamente rosea quella vissuta dal Taranto, uscito sconfitto dalla trasferta del Sabato Santo all’Alberto Pinto di Caserta e con ancora la spada di Damocle dei 4 punti di penalizzazione che pende lì sopra, sulla testa dei rossoblù.
Gli ionici, al netto delle decisioni del Tribunale federale nazionale, sono adesso sesti a quota 53 punti, sorpassati proprio dalla Casertana di mister Cangelosi che, per virtù o per fortuna, ha battuto il Taranto anche nella gara di ritorno, grazie al gol di Curcio. Un cross, più che un tiro, con cui l’ala campana - aiutata significativamente dal vento - ha sorpreso Vannucchi al 10’ del primo tempo, e che si è rivelato poi l’unico e decisivo gol del match. Il resto della partita ha visto il netto predominio territoriale e di occasioni per il Taranto, ma l’imprecisione sotto porta non ha permesso alla squadra ionica di trovare la rete che pure sarebbe stata meritata.
«Se non la butti dentro è giusto perdere - le prime parole di Eziolino Capuano nel post partita -. Il primo tempo è stato un autentico monologo da parte nostra, anche se eravamo controvento. Di gol come quello di Curcio - commenta con un sorriso amaro l’allenatore del Taranto - se ne vedono davvero pochi su un campo di calcio. Siamo stati sfortunati perché questo gol, in avvio, ci ha un po’ tagliato le gambe, però abbiamo reagito bene creando tante opportunità nitide per pareggiare. Purtroppo, abbiamo sbagliato tanto, anche a porta vuota con Riggio, e nella ripresa poi, pur avendo il controllo della metà campo avversaria, non siamo stati pericolosi come avremmo dovuto. La prestazione dei miei giocatori la considero ottima, chiaramente è una sconfitta che brucia e, secondo me, immeritata, ma che si poteva evitare in maniera netta e tranquilla. Sono molto arrabbiato perché abbiamo perso più che per meriti della Casertana per demeriti nostri».
È un Taranto che, però, nonostante tutto, viaggia a gonfie vele verso la partecipazione ai playoff per la B, deciso a dire la propria e a giocare il suo calcio. «Ci rimangono quattro partite dove lotteremo con tutto noi stessi - prosegue Capuano -, e poi non dimentichiamoci che c’è una sentenza che ci riguarda: la speranza è che questi 4 punti ci possano essere tutti restituiti o almeno una parte».
Da qui fino a fine aprile quattro gare tutte impegnative, per confermare il Taranto nelle zone alte della classifica. Si comincia il prossimo weekend con la sfida casalinga contro un Potenza ancora non lontano dalla griglia playout, poi si va a Monopoli, con i biancoverdi che invece sono chiamati a uscire dalle sabbie mobili pericolose della graduatoria; la 37ª di campionato prevede il big match contro l’Avellino allo Iacovone, mentre l’ultima giornata vedrà lo scontro diretto a casa del Latina. Un finale di stagione che i rossoblù non vogliono sbagliare.