LECCE - «Sono molto contento del rinnovo del contratto, la società ha dimostrato di avere una grande fiducia in me. E io voglio solo ricambiare tutta questa fiducia sia in campo che fuori».
Il centrocampista spagnolo Joan González, classe 2002, è raggiante: l’altro ieri ha firmato il prolungamento del suo contratto, in scadenza a fine stagione, per altri quattro anni: fino al 30 giugno del 2027. Per la verità, avendo sinora un legame con la Primavera giallorossa (da cui è partito fino a diventare un perno del centrocampo a tre del Lecce di mister Baroni), questo è per Gonzalez il primo, vero contratto da calciatore professionista. E lui ne è felicissimo, ma resta coi piedi ben saldi per terra. O meglio: sul campo.
«Tutti abbiamo del lavoro da fare in campo e vogliamo portarlo avanti per il bene della squadra - ha detto ieri, in conferenza stampa al Via del Mare, il 20enne nato a Barcellona - Quando si è cominciato a parlare di rinnovo ho provato subito un’emozione grandissima. Devo ringraziare la mia famiglia e tutti quelli che mi hanno aiutato nel mio percorso. Mia madre mi dice sempre di restare me stesso anche con i contratti da professionista e voglio appunto restare così, come sono stato cresciuto».
L’estate scorsa, c’è stata la «chiamata» per andare con la squadra maggiore, in ritiro a Folgaria, in Trentino. Ed è stato, pian piano, un sogno che si è avverato. «Allora non mi aspettavo di giocare tanto - ha ammesso ieri - Sono andato a fare il ritiro con la prima squadra, senza avere certezze. Volevo solo dare il massimo e sfruttare le eventuali opportunità. Poi tutto quello che è venuto dopo è stato incredibile e ho lavorato per sfruttarlo al meglio. Il mio obiettivo è ora giocare il più possibile, giocare al massimo per migliorare ed imparare, lottando per raggiungere la salvezza con il Lecce. La Serie A ha un livello alto, non mi aspettavo di trovarmi protagonista e so solo che dobbiamo lottare tutti insieme per mantenerlo».
Gonzalez è consapevole di avere ampi margini di miglioramento: «Sono giovane e devo imparare tante cose - ha proseguito - Voglio avere spesso la palla e questo mi porta, quando la perdiamo, ad essere spesso frettoloso nel cercare l’immediata pressione per riconquistarla, cosa che non sempre è giusta. Devo avere più pazienza sotto questo punto di vista».
La lunga sosta per i Mondiali in Qatar comporta qualche rischio da non sottovalutare. «Abbiamo chiuso la prima parte di stagione molto bene - ha detto ancora Gonzalez - dunque forse lo stop non ci ha favorito. Serve andare avanti con il lavoro. Vogliamo però tornare in campo con lo stesso spirito e cercare di vincere già contro la Lazio (il prossimo 4 gennaio al Via del Mare, ndr) per continuare nel cammino intrapreso».
Gonzalez è l’unico centrocampista del Lecce ad aver segnato in questa stagione. «Penso che inizialmente c’è stata una difficoltà generale ad andare al tiro e al gol - ha rimarcato - non credo fosse una cosa esclusivamente relativa alla mediana. Quando poi ci siamo sbloccati, abbiamo concluso un po’ più tutti e continuando così la squadra farà più gol rispetto alla prima parte della stagione».
Oltre al calcio, c’è pure lo studio di Ragioneria e qualche hobby. «Mi piace fare quello che fanno i miei coetanei - ha concluso Gonzalez - sono un ragazzo come tanti».
Notiziario Giallorossi in campo ad Acaya, nella giornata di ieri, sia al mattino che nel pomeriggio, per una doppia seduta d’allenamento. Askildsen è tornato ad allenarsi regolarmente con il gruppo. Bistrovic e Dermaku, invece, hanno svolto un lavoro differenziato. E per oggi è in programma un’altra doppia seduta d’allenamento ad Acaya.