FOGGIA - Il Foggia si è impantanato contro la Vibonese, Zeman non ha dubbi a fine partita: «Due punti persi, troppa confusione». E pensare che i rossoneri l’avevano sbloccata con Turchetta dopo 29’: il sostituto di bomber Ferrante (infortunato), imbeccato da Petermann faceva partire un diagonale dall’interno dell’area di rigore che si spegneva alle spalle del portiere Mengoni. Superati i timori del boemo, secondo cui la Vibonese avrebbe eretto barricate per sbarrare la strada agli attaccanti rossoneri, il Foggia qualche minuto dopo si faceva male da solo subendo la rete del pareggio dopo appena 5’. Spina sbucava a tu per tu con Dalmasso sul filo del fuorigioco e al 34’ ristabiliva la parità tra le due formazioni cristallizzata poi nel punteggio finale. Nell’azione, rivisitata alla moviola, Garattoni sembra tenere in gioco l’autore del gol dei calabresi su assist di Grillo, tutto facile per Spina a quel punto andare verso la porta e battere a rete.
La squadra del boemo le ha provate tutte per tornare in vantaggio, ma senza lucidità in area di rigore. Così i calabresi, fanalino di coda in campionato e con un piede e mezzo in serie D, hanno potuto difendersi con ordine rendendosi pericolosi in contropiede. Due gli episodi clou entrambi nella ripresa: al 23’ su Curiale lanciato a rete riuscivano a metterci una pezza i difensori Di Pasquale e Sciacca per la provvidenziale deviazione in angolo su conclusione a fil di palo. Ma l’occasione più ghiotta capitava sul sinistro di Vitali al 48’ della ripresa: il tiro nasceva da un rimpallo su Curcio, l’ex punta del Campobasso sorprendeva la difesa con un tiro di prima intenzione ma la conclusione si spegneva di un soffio a fil di palo.
È stato un secondo tempo vivace, i tre cambi operati dal boemo al 15’ della ripresa (dentro Martino, Maselli e Garofalo per Garattoni, Petermann e Di Paolantonio), riaccendevano la carica agonistica dei rossoneri in area dei rossoneri che andavano vicini al vantaggio con Vitali al 34’ (diagonale lento sul palo opposto da ottima posizione) e con Curcio che al 43’ impegnava Mengoni in una difficile deviazione. Da registrare anche una conclusione di Rocca a inizio di ripresa, incursione e tiro forte respinto dal portiere. Ma la Vibonese ha tenuto sempre viva l’attenzione della difesa rossonera, al 1’ Curiale impegnava su punizione Dalmasso e al 12’ Basso dal limite testava ancora la prontezza del portiere foggiano che bloccava.
Un pareggio che non muove la classifica, rossoneri restano al settimo posto a due lunghezze dal sesto posto della Virtus Francavilla fermata dal pareggio. Il Palermo invece si allontana a +6. Ora tre scontri diretti in chiave playoff contro Catanzaro, Virtus Francavilla e Avellino. Per Zeman un test probante in chiave playoff con chiosa finale che lascia ben sperare i tifosi: «Cercheremo di fare il meglio possibile, con uno sguardo anche al futuro».