Lunedì 29 Dicembre 2025 | 18:42

Lecce, calma e sangue freddo: la «partita» resta apertissima

Lecce, calma e sangue freddo: la «partita» resta apertissima

 
Pierpaolo Verri

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Pierpaolo Verri

Lo stadio di Via del Mare di Lecce

Contro il Como sconfitta amara, a cominciare dagli errori dell’arbitro

Lunedì 29 Dicembre 2025, 16:33

La batosta casalinga rimediata contro il Como riporta il Lecce alla realtà e impedisce alla squadra giallorossa di chiudere in bellezza il 2025. La formazione salentina voleva regalare un’ultima gioia in quest’anno solare ai tanti tifosi accorsi al “Via del Mare” per l’incontro di sabato pomeriggio, ma il pesante 0-3 ha spento gli entusiasmi. Un risultato eccessivo per quanto si è visto sul campo, perché per oltre un’ora di gioco la squadra allenata da Eusebio Di Francesco è riuscita a tenere testa a una compagine di grande talento e qualità come quella lariana. Decisivi, alla fine, sono stati gli episodi, che hanno inciso pesantemente sull’andamento del match. Non è decisamente andata giù la decisione di convalidare il gol segnato da Nico Paz nel primo tempo, che ha stappato la partita. La sbracciata del centrocampista argentino per liberarsi di Ramadani è stata valutata regolare dal direttore di gara e non è stata oggetto di revisione del Var. Una decisione che ha fatto infuriare mister Di Francesco, che ha rimediato un’espulsione e non siederà in panchina nella prossima trasferta contro la Juventus. Un episodio controverso che ha rotto gli equilibri della partita e che, al netto di quello che è stato poi l’andamento dell’incontro, ha inevitabilmente avuto un peso specifico importante. Non è tutto da buttare però in casa Lecce, perché la formazione giallorossa ha saputo reagire e ha confezionato almeno un paio di chiare palle gol, tuttavia non concretizzate. Un rigore in movimento troppo morbido di Kaba nel primo tempo, poi, nella ripresa, un paio di chance in mischia nella ripresa e un salvataggio miracoloso di Van der Bremp su Sottil lanciato verso la rete. Non si può dire che il Lecce non abbia provato a riprendere in mano le redini della partita, soprattutto nella prima parte del secondo tempo, ma come sottolineato anche da Di Francesco al termine dell’incontro, è mancata un po’ di cattiveria sotto porta per trovare la giocata vincente.

Quella contro il Como, peraltro, era la prima di una serie di partite che il Lecce dovrà affrontare in emergenza dal punto di vista degli uomini a disposizione. Alle assenze di Gaspar, Coulibaly, Banda e Berisha, già preventivate alla vigilia, si è aggiunto anche il forfait di Morente. Pedine importanti, che hanno un ruolo centrale nelle rotazioni e che costituiscono la spina dorsale della formazione titolare. Nonostante le pesanti assenze, le risposte arrivate dai sostituti sono state soddisfacenti.

In difesa si è rivisto Siebert, che prima della partita con il Como aveva collezionato una sola presenza da titolare in campionato, alla terza giornata contro l’Atalanta. Gettato nuovamente nella mischia dal primo minuto, il centrale tedesco ha risposto presente, rendendosi protagonista di una buona prova al fianco di Tiago Gabriel, anche quest’ultimo non al meglio nell’ultimo incontro. Una sola sbavatura nella lettura del movimento di Douvikas sul terzo gol, ma per il resto Siebert si è ben disimpegnato, dimostrando di poter essere una risorsa importante, soprattutto in questa fase della stagione, vista l’assenza di Gaspar, impegnato in coppa d’Africa. In mezzo al campo, invece, c’è stato l’esordio da titolare in questo campionato per Maleh. Il centrocampista italo-marocchino, dopo un’estate trascorsa sul piede di partenza, alla fine è rimasto nel Salento da fuori lista. Reintegrato nel gruppo squadra lo scorso ottobre, aveva finora totalizzato solo tre apparizioni, sempre a gara in corso. Complice la simultanea assenza di Coulibaly (che sta disputando la coppa d’Africa con il Mali) e di Berisha (infortunato, ne ha ancora per qualche settimana), Di Francesco lo ha rilanciato dal primo minuto, ricevendo buoni segnali. Maleh è un elemento duttile in grado di ricoprire più ruoli in mezzo al campo, potendosi muovere da interno oppure in posizione maggiormente avanzata. Alla luce del buon riscontro offerto dal campo, si candida a una maglia da titolare anche in vista dei prossimi impegni. A riguardo, non sarà un gennaio semplice per il Lecce dal punto di vista del calendario, che prospetta avversarie di prima fascia come Juventus, Roma, Inter, Milan e Lazio. I giallorossi dovranno provare a cambiare marcia e cercare qualche colpo importante anche contro le big, sfatando quel tabù che lo vede in enorme difficoltà contro le squadre che si trovano nella parte sinistra della classifica. Contro le formazioni che occupano la top ten affrontate finora, infatti, la compagine salentina ha conquistato un solo punto (il pareggio contro il Bologna) in sette partite.

Incombe poi all’orizzonte il mercato e in casa Lecce sono attesi rinforzi in tutti i reparti. Bisognerà lavorare sicuramente tanto in uscita: sono destinati a lasciare il Salento elementi come Guilbert e Rafia, rimasti fuori lista dalla scorsa estate, e c’è chi come Marchwinski può andare via in prestito per giocare maggiormente. Poi ci sarà il capitolo legato alle entrate, con la società giallorossa che è vigile per cogliere le occasioni che il mercato potrà offrire. La priorità sarà probabilmente un rinforzo in mezzo al campo, ma sullo sfondo ci sono riflessioni anche per quanto riguarda l’attacco. Arriverà un esterno in caso di partenza di uno degli elementi attualmente in rosa e non è da escludere l’acquisto di una terza punta alle spalle di Štulić e Camarda. Un innesto che permetterebbe di avere maggiori soluzioni dal punto di vista offensivo e maggiori alternative tattiche.

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