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Lecce, Corini: «Trasformare la delusione in energia»
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Antonio Calò
17 Ottobre 2020
Brescia amara, per Corini e per un Lecce scialbo ed arruffone che stenta a proporre gioco, che sbaglia spesso la misura, che non riesce ad ingranare mai autenticamente e che soffre la buona organizzazione degli avversari, agevolando sovente la loro fare difensiva con dei lanci lunghi e perdendo numerosi palloni.
Sul risultato finale, però, pesa un gravissimo errore arbitrale, in quanto il Lecce in avvio di ripresa pareggia con Meccariello, sugli sviluppi di un corner. Il difensore beneventano scatta e colpisce di testa in posizione assolutamente regolare, ma l’arbitro annulla su segnalazione di uno dei suoi collaboratori per un fuorigioco inesistente. Uno sbaglio marchiano che pesa come un macigno sull’esito dell’incontro.
Rispetto alla precedente gara di Ascoli, Corini fa esordire il 22enne svedese Bjorkengren dal primo minuto, da mezzala, in sostituzione dell’acciaccato capitano Mancosu, rimasto a Lecce. Schiera quale punta centrale il polacco Stepinski al posto di Coda e rilancia come esterno alto a destra Falco, assente per infortunio contro i marchigiani.
Per il resto, conferma Gabriel tra i pali, Zuta, Lucioni, Meccariello e Calderoni nella retroguardia a quattro, Majer nel ruolo di play ed Henderson alla sua destra, Listkowski quale esterno alto a sinistra.
Primo tempo da dimenticare, per i salentini, incapaci di costruire dal basso. Quando ci provano sono confusionari ed imprecisi, collezionano errori nei passaggi, anche quelli più elementari. Così spesso si affidano ai lanci dalle retrovie facili preda dei difensori avversari. Hanno una prevalenza nel possesso palla e tirano di più verso la porta rivale, ma senza essere pericolosi.
Le «Rondinelle» giocano con ordine, sono più precise e coprono meglio il campo nella fase di non possesso. Il Brescia sblocca il risultato al 9’. Ayè entra in area dalla destra e mette in mezzo un assist basso che Ndoj che, tutto solo, insacca. Abile nella circostanza Donnarumma a tagliare in avanti, aprendo una autostrada al compagno.
In avvio di ripresa, il Lecce dà l’impressione si essere in grado di fare meglio. Al 10’, Papetti devia di testa una conclusione pericolosa di Calderoni. Sul corner seguente, Meccariello pareggia di testa, ma l’arbitro ed il suo collaboratore fanno un pastrocchio, annullando senza che ci fosse alcuna irregolarità. Le «Rondinelle» raddoppiano al 22’ con Ndoj, dall’interno dell’area di rigore. Al 45’, Ayè fa tris al culmine di una azione di rimessa.
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