Lecce, i pasticciotti alla melagrana conquistano gli Emirati Arabi
NEWS DALLA SEZIONE
Lecce, i pasticciotti alla melagrana conquistano gli Emirati Arabi
i più visti della sezione
NEWS DALLE PROVINCE
i più letti
Non può esserci cibo di qualità senza acqua
Antonella Millarte
09 Luglio 2019
IL PUGLIESE - Paolo De Castro, euro parlamentare, a Roma per l’Anbi
«Non può esserci cibo di qualità senza acqua, ma soprattutto senza acqua di qualità; per questo servono nuovi invasi». Lo ha detto ieri Ettore Prandini, presidente di Coldiretti, intervenendo all’Assemblea ANBI (Associazione Nazionale dei Consorzi per la Gestione e la Tutela del Territorio e della Acque Irrigue) a Roma. E la Puglia, che vanta la maggiore superficie agricola d’Italia ma anche una cronica carenza di acqua, resta in stato di allerta.
Che succederà in Europa? «Le elezioni europee hanno spostato il baricentro decisionale verso il sud del continente. Ciò fa ben sperare per il futuro della PAC. Nella legislatura appena iniziata siederò sia in Commissione Agricoltura che in Commissione Bilancio del Parlamento Europeo» lo ha detto l’europarlamentare pugliese Paolo De Castro all’Assemblea ANBI. Da notare che la PAC (Politica Agricola Comune) rappresenta il 40% del bilancio europeo.
Intanto, le alte temperature di queste settimane stanno obbligando ad un costante utilizzo dell’irrigazione per «dissetare» i campi e ad una pianificazione delle risorse idriche per scongiurare eventuali criticità.
Mentre il lento gigante europeo si rimette in movimento, ci sono azioni quotidiane di ogni cittadino che influiscono sulla risorsa acqua. Se pensate al rubinetto, siete fuori strada perché «ogni italiano ha in carico 58 litri d’acqua al giorno per produrre plastica, e non lo sa». «Proponiamo un modello alternativo: meno plastica e più acqua per realizzare materiali alternativi a base vegetale». E’ questa la proposta dell’ANBI, sulla base dell’elaborazione di dati del CoRePla.
Sta nascendo una nuova consapevolezza sui danni ambientali, causati da un eccessivo uso della plastica, il cui abbandono nei corsi d’acqua crea problemi anche ai Consorzi di bonifica, obbligati a spese aggiuntive per evitare che immani quantitativi di bottiglie intasino gli impianti idraulici. E, poi, c’è l’acqua reflua depurata che la Puglia non utilizza e finisce a mare. Ma questa è un’altra storia.
LE RUBRICHE
Lascia il tuo commento
Condividi le tue opinioni su