SAN PIETRO VERNOTICO - Beni per oltre 300mila euro sequestrati al sampietrano con precedenti penali Antonio Stabile da parte dei militari della Guardia di Finanza di San Pietro Vernotico, coordinati dal comandante luogotenente dott. Alfredo Proto, al termine di una complessa attività investigativa di polizia economico-finanziaria denominata «Postera Pecunia».
Coordinati dalla Procura della Repubblica-Direzione distrettuale antimafia di Lecce, i finanzieri hanno sottoposto a sequestro beni per un valore complessivo 300mila euro, ma del valore commerciale di 500mila euro. Il tutto in esecuzione di una misura di prevenzione a carattere patrimoniale disposta dal Tribunale di Lecce ai sensi del D.Lgs. n. 159/2011 (Codice delle Leggi Antimafia). Ingente il patrimonio colpito, tra cui un terreno, tre appartamenti, sette veicoli ed il capitale sociale di una s.r.l. attiva nel settore delle energie rinnovabili e della vigilanza e manutenzione di parchi e giardini.
Il provvedimento costituisce la conclusione di una serie di accertamenti eseguiti nei confronti di un pregiudicato del posto, con alle spalle una rilevante storia giudiziaria, condannato in via definitiva per reati contro il patrimonio e tuttora ritenuto contiguo alla Sacra Corona Unita.
Gli accertamenti condotti hanno permesso di accertare una palese sproporzione fra redditi dichiarati e patrimonio del soggetto, che nel corso degli anni (periodo oggetto delle indagini patrimoniali 1997/2016) ha costituito il patrimonio sequestrato (parte del quale formalmente intestato alla moglie), «utilizzando - si legge nel provvedimento di sequestro - proventi derivanti da gravi e molteplici azioni delittuose tra le quali l’estorsione aggravata dal metodo mafioso in concorso con altri numerosi esponenti della consorteria criminale Sacra Corona Unita».
La misura di prevenzione eseguita dai militari dalle Fiamme gialle sampietrane, oltre a testimoniare il costante presidio di sicurezza esercitato sul territorio, conferma l’impegno e l’attenzione del Corpo nella quotidiana azione di contrasto ai traffici illegali e all’aggressione dei patrimoni illecitamente accumulati da «soggetti socialmente pericolosi», in sinergia con l’Autorità giudiziaria, ed esalta la valenza degli accertamenti economico-patrimoniali che rappresentano un fondamentale strumento di intervento nella lotta alla criminalità organizzata.
Il Tribunale ha nominato custode dei beni, con facoltà di amministrazione, Ivan Carpentieri, giudice delegato Silvia Saracino. L’udienza di convalida è stata fissata per l’11 aprile. La difesa di Stabile, affidata agli avvocati Francesco Cascione e Rocco Rizzello, ha già raccolto documenti considerati utili a dimostrare la provenienza delle somme di denaro.
Giuseppe De Marco