Brindisi avrà presto un reparto di Pneumologia. Si terrà, infatti, il prossimo 27 febbraio (ore 10.30) presso l’ospedale “Perrino” (alla presenza del presidente della Regione Michele Emiliano, dei rappresentanti del management aziendale, dei direttori delle Unità Operative e del personale coinvolto nell’attività di assistenza) la cerimonia di inaugurazione della divisione di Pneumologia e della nuova dotazione tecnologica del Servizio di Radioterapia.
«Per l’attivazione dei 20 posti letto - spiega una nota dell’Asl - si attendeva il provvedimento regionale di accreditamento, adottato l’8 febbraio scorso. È una novità importante per un ospedale di 2° livello come il “Perrino” e per un’area territoriale oggetto di vari studi che hanno evidenziato l’incidenza di patologie respiratorie e altre criticità sanitarie legate anche al contesto ambientale. Lo scorso dicembre scorso, il direttore generale Giuseppe Pasqualone aveva chiesto alla Regione l’autorizzazione al trasferimento definitivo di Pneumologia da San Pietro a Brindisi, al fine di garantire una maggiore sicurezza delle cure e dar seguito al piano di riordino. Nel frattempo sono stati predisposti gli interventi strutturali e tecnologici per l’ammodernamento e l’adeguamento degli ambienti al 7° piano del “Perrino” necessari per ottenere l’accreditamento».
L’Unità Operativa di Pneumologia, dedicata al prof. Antonio Blasi, luminare della medicina per la cura delle malattie respiratorie e originario di San Pietro, nella dotazione di 20 posti letto «ne possiede quattro di semintensiva respiratoria - prosegue la nota - e due dedicati ai pazienti con problematiche neuromuscolari. Inoltre, due letti sono dedicati e connessi alla rete Osa (Sindrome delle Apnee Ostruttive nel Sonno) territoriale per pazienti complessi. Presso la divisione sarà anche svolta attività ambulatoriale con un’ampia offerta di assistenza. Altra novità che contribuisce a migliorare l’efficacia delle cure è l’installazione del nuovo acceleratore lineare Unique in Radioterapia, dopo l’acquisizione avvenuta a novembre. Con la nuova attrezzatura, che entrerà in uso clinico entro marzo, sarà possibile trattare circa 40 pazienti al giorno ad intensità modulata, arcoterapia, stereotassici, con immagini di elevata precisione». «Per completare l’offerta di oncologia radioterapica a supporto della chirurgia senologica e oncologica - si evidenzia ancora nella nota - l’Asl ha già avviato le procedure per acquisire anche un acceleratore da sala operatoria per eseguire la radioterapia intraoperatoria, disponibile già nei prossimi mesi».