Ostuni - Il 38enne con precedenti penali Giuseppe Palmisano è arrestato (ora è ai domiciliari) per violenza o minaccia a Pubblico ufficiale, aggravata dall’uso di un arma da taglio. L’uomo, con un coltello da cucina della lunghezza totale di 36 cm e con lama di 24 cm, si sarebbe reso responsabile di minacce aggravate e violenza nei confronti del proprietario di una rivendita di frutta e verdura. Qui infatti Palmisano avrebbe fatto irruzione brandendo l’arma dinanzi al volto del titolare e minacciando di morte sia lui che la moglie, sostenendo di dover tagliare loro la testa in quanto colpevoli di avergli mancato di rispetto nei giorni precedenti. Il proprietario del negozio, cercava di calmarlo riuscendo, seppur con non poche difficoltà, a portarlo all’esterno del locale.
In quel momento era di passaggio alla guida della propria auto, un poliziotto libero dal servizio e con famiglia a seguito che, notando la scena, dopo essersi qualificato tentava di far desistere l’aggressore dal suo intento.
Per tutta risposta, però, l’uomo rivolgeva il coltello che aveva in mano contro l’agente proferendo in dialetto ostunese la frase «non me ne f. n’c. cà sì poliziottu», continuando a brandire pericolosamente l’arma. L’agente di Polizia, a quel punto, attirando totalmente su di sé l’attenzione del malintenzionato, riusciva a far allontanare il titolare dell’esercizio commerciale e richiedeva telefonicamente ausilio ai colleghi. È stato allora che Palmisano, intuendo che per lui si metteva male, se n’è andato. Gli agenti intervenuti sul posto, però, si sono subito messi sulle tracce dell’esagitato rintracciandolo presso la sua abitazione. Immediata è scattata la perquisizione domiciliare, che ha permesso di trovare e sottoporre a sequestro penale il coltello e gli indumenti indossati al momento della commissione del reato.