Clima teso ieri in Corte d’Assise, dove il presidente Maurizio Saso, affiancato dal giudice Leonardo Convertini e dal gop Giuseppe Caputo, ha disposto la riunione dei procedimenti a carico dei fratelli Giovanni e Vincenzo D’Aversa e della madre Giovanna Morelli. Una decisione contestata dalla difesa ma motivata con esigenze di economia processuale.
Al centro del processo c’è Gianvito D’Aversa, ex dirigente di una Rsa di Ostuni (estranea ai fatti) e oggi ai domiciliari. Secondo l’accusa avrebbe approfittato della fragilità psichica di due donne per sottrarre denaro e beni per oltre 343 mila euro. Difeso dall’avvocato Mario Guagliani, deve rispondere di circonvenzione d’incapace, furti, appropriazione indebita e omissione di atti d’ufficio. La madre, Giovanna Morelli, è imputata per riciclaggio, furto aggravato e appropriazione indebita in concorso. Vincenzo deve rispondere di furto, circonvenzione d’incapace e impiego di denaro illecito. Entrambi sono assistiti dallo stesso legale. Due parti civili, rappresentate dall’avvocato Giuliano Calabrese, si sono costituite in giudizio.
Le indagini sono state coordinate dai pm Giovanni Marino e Sonia Nuzzo, con guardia di finanza e polizia di Ostuni. La tensione è esplosa durante la prima camera di consiglio: Giovanna Morelli si è avvicinata alla figlia dell’ultranovantenne, destinata a deporre come testimone, rivolgendole alcune frasi. La donna, visibilmente scossa, si è rifugiata in bagno in lacrime, chiedendo poi di essere ascoltata in altra udienza. L’episodio ha aperto un sub-dibattimento: i pm hanno richiamato l’articolo 500 comma 4 del codice di procedura penale, sottolineando il rischio di condizionamento della testimonianza di una vittima vulnerabile. La seduta è proseguita con l’audizione della psicologa Paola Calò, consulente tecnica d’ufficio. La perizia ha escluso la capacità di testimoniare della madre ultranovantenne, mentre ha confermato quella della figlia, pur con difficoltà legate a un deficit intellettivo. L’avvocato Calabrese ha chiesto che la testimone venga ascoltata in modalità protetta. Il presidente Saso ha accolto la richiesta e garantito che, nella prossima udienza sarà predisposta una sala riservata, con divieto di contatto tra le parti. [Fab. Agn.]
















