L’estate è ormai alle porte, ma il futuro di Cala Materdomini resta incerto. L’Ati guidata dalla società Mede Srls (gestisce il Vertigo Café 2.0), che era stata l’unica a partecipare al bando pubblicato dal Comune, è stata esclusa a causa della posizione Inps irregolare. Sullo sfondo di questa vicenda, però, si innesta un’altra partita, che vede protagonisti due esponenti di spicco della maggioranza: il consigliere comunale Roberto Quarta e Valentino Mele, rappresentante della Casa dei Moderati e titolare del bar Vertigo.
Lo scontro è stato innescato da Quarta, che nel consiglio comunale di martedì aveva attaccato la società partecipante al bando, ossia la Mede Srls, che ieri attraverso una nota stampa ha fatto sapere della sua «partecipazione ad altri bandi di gara, come quello di prossima scadenza per la gestione del bar dell’ospedale Perrino», attualmente affidato alla New Power Srl del consigliere Quarta. «In attesa di ricevere risposte dai dirigenti al Patrimonio e ai Servizi finanziari sulla mancanza dei requisiti dell’unica società partecipante al bando per Cala Materdomini - aveva detto Quarta durante il consiglio comunale - ho sollecitato il prefetto di Brindisi e ho scritto alla guardia di finanza. Bisogna fare chiarezza su chi ha partecipato al bando la prima volta dichiarando il falso e su chi ha partecipato la seconda volta sapendo di avere delle pendenze nei confronti del Comune per omessa dichiarazione della Tari dal 2019 al 2023».
Affermazioni, queste, ritenute diffamatorie dalla Mede Srls, la quale ha preannunciato che procederà «con le relative denunce penali su alcuni soggetti esagitati che, in violazione alla normativa sulla privacy, hanno rilasciato dichiarazioni oltrepassando il limite della diffamazione». L’esclusione dalla gara dell’Ati capeggiata dalla Mede, affiancata da due aziende che operano nel settore balneare e dei servizi, è stata resa nota dalla dirigente al Patrimonio, Marina Carrozzo, nel corso della commissione Attività produttive di ieri. «Dopo una serie di solleciti - ha spiegato - l’Inps ci ha risposto e ci ha informato che la società ha attivato la regolarizzazione contributiva il 19 maggio, ma avrebbe dovuto farlo in una data antecedente alla pubblicazione del bando, avvenuta il 16 aprile. La società, quando ha partecipato al bando, aveva una posizione Inps irregolare». La Mede Srls ha replicato anticipando una opposizione al provvedimento: «Allo stato attuale tutte le aziende del raggruppamento sono in regola con il Durc, come certificato. In questa fase, benché sussistessero già profonde riflessioni sull’opportunità di dare concretamente seguito all’offerta, considerati i consistenti ritardi sull’espletamento delle procedure di gara e gli ingenti danni che hanno fatto lievitare i costi di ripristino e ristrutturazione della struttura, ci riserviamo di opporci in tutte le sedi opportune alla forzata decisione degli organi amministrativi che ha determinato l’esclusione, al fine anche di tutelare il buon nome delle società stesse».