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Interventi abusivi, a Brindisi a rischio chiusura la Lega Navale

 
ludovica anelli

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Interventi abusivi, a Brindisi  a rischio chiusura la Lega Navale

Riscontrata, dopo un sopralluogo di accertamento urbanistico edilizio, l’avvenuta esecuzione di opere in parziale difformità dei titoli abitativi

Lunedì 21 Ottobre 2024, 13:39

BRINDISI  - I locali della Lega Navale rischiano di chiudere battente. Il Comune di Brindisi, con un provvedimento a firma della dirigente del settore Gestione del patrimonio immobiliare Marina Carrozzo, ha avviato nei confronti della sezione di Brindisi della Lega Navale un procedimento di risoluzione del contratto, con conseguente riconsegna dell’immobile di proprietà dell’ente, per violazione delle condizioni contrattuali. È stata infatti riscontrata, dopo un sopralluogo di accertamento urbanistico edilizio, l’avvenuta esecuzione di opere, quali la sala riunioni e la tettoia, in parziale difformità dei titoli abitativi in possesso dell’associazione sportiva dilettantistica.

Nel provvedimento della dirigente, inviato il 14 ottobre scorso al consiglio di amministrazione della Lega Navale, viene indicato il termine perentorio di 10 giorni dalla ricezione della comunicazione per la presentazione e l’integrazione di osservazioni e documenti utili al superamento delle cause di violazione sulla base delle quali è stato avviato il procedimento.

Il sodalizio di via Amerigo Vespucci, pertanto, ha ancora tre giorni di tempo a disposizione per controdedurre ed evitare che il procedimento di revoca della concessione e di restituzione dell’immobile diventi esecutivo, determinando la chiusura della struttura attualmente frequentata da circa 850 soci dell’associazione sportiva.

La dirigente Marina Carrozzo, nel documento del procedimento, fa particolare riferimento al contratto di locazione stipulato sei anni fa tra il Comune di Brindisi e la Lega Navale e alla nota di registrazione della proroga dell’accordo per ulteriori sei anni a firma del presidente Salvatore Zarcone, inviata solo pochi giorni fa agli uffici comunali, nonostante la stessa sia stata effettuata in data 12 febbraio 2024.

La Lega Navale, come indicato nel procedimento, avrebbe agito in violazione all’articolo 4 del contratto di locazione sottoscritto con l’allora commissario prefettizio del Comune, Santi Giuffrè, secondo cui «la locazione dell’immobile è accordata perché questo venga utilizzato per lo svolgimento delle proprie finalità istituzionali del conduttore e dovrà essere utilizzato per l’uso cui lo stesso è stato locato e non altrimenti, pena la risoluzione del contratto con conseguente restituzione dell’immobile».

Nello specifico, ciò che viene contestato nel procedimento sono gli interventi realizzati senza preventiva autorizzazione richiesta all’ente comunale proprietario di parte della struttura, che hanno di fatto mutato l’utilizzo degli ambienti interni dell’immobile. La sala riunioni e la tettoia sono stati adibiti a locali per la ristorazione e le piazzole/belvedere, per una parte di proprietà della Provincia di Brindisi, sono state attrezzate sulla scarpata coperta da vegetazione.

Va ricordato inoltre che nello scorso mese di luglio l’Autorità portuale, con un atto di diffida inviato alla sezione della Lega Navale, ha delimitato e chiuso una parte consistente del piazzale antistante - spazio di sua proprietà - i due locali in cui ricadono le attività di bar e mensa sociale in quanto i gestori avevano utilizzato una porzione dello stesso piazzale scoperto prospiciente superando i limiti di concessione autorizzati.

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