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«LyondellBasell vuole chiudere: tagli anche in Avio e Leonardo»

 
Andrea Pezzuto

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Andrea Pezzuto

«LyondellBasell vuole chiudere: tagli anche in Avio e Leonardo»

Il sindaco invoca un tavolo sulla chimica e attacca Sanofi

Mercoledì 05 Giugno 2024, 10:12

BRINDISI - Se sul futuro di Enel e sul post carbone si intravedono spiragli, sul polo chimico si addensano preoccupazioni. «Il futuro della filiera chimica - ha affermato il sindaco quando ha incontrato i sindacati a margine della manifestazione di protesta - mi crea maggiori apprensioni. Il tavolo della decarbonizzazione sta assorbendo tutta l’attenzione e nessuno sta approfondendo la situazione del petrolchimico, che è veramente molto grave. Ho già chiesto due volte al governo di aprire il tavolo della chimica, al quale deve essere presente Brindisi. Gli ho detto chiaramente che non ho compreso perché hanno scelto di preservare la presenza di Basell a Ferrara e non a Brindisi. Il progetto pilota di Versalis a Mantova sul riciclo chimico della plastica, che poi dovrebbe essere realizzato a Brindisi dove c’è il cracking, è messo in discussione in quanto ci sono problemi sulla filiera. Il fatto che Basell stia smobilitando crea una interruzione nel ciclo produttivo, determinando conseguenze anche sull’impianto di Versalis. Ecco perché bisogna allargare il comitato sulla decarbonizzazione, che può trattare solo della questione Enel, trasformandolo in un tavolo di crisi dell’area industriale di Brindisi».

Timori che il sindaco ha rilanciato alla presenza del ministro Salvini: «La città è fortemente preoccupata. Basell ha già chiuso un impianto e vorrebbe chiudere anche l’altro. Questo procurerebbe gravi danni alla filiera petrolchimica». Oltre a questo, «ci sono segnali preoccupanti di flessione del settore aeronautico. A Brindisi abbiamo sia Avio che Leonardo, che hanno anticipato alle organizzazioni sindacali una probabile e significativa riduzione degli addetti». Il quadro a tinte fosche si completa con la vicenda Euroapi, che «grida vendetta - ha detto il primo cittadino ai sindacati - perché quella è la classica bad company. Sanofi ha creato Euroapi e ci ha riversato dentro tutti gli scarti. Sanofi deve essere richiamata al tavolo e deve essere sanzionata pesantemente».

Sul fronte Enel, nel comitato sulla decarbonizzazione convocato dal Mimit per l’11 giugno dovrebbero essere ufficializzati gli investimenti di Scandiuzzi e di Act Blade, che il 6 parteciperanno a un incontro preliminare con istituzioni, Enel e ministero per definire gli ultimi dettagli. Riguardo Scandiuzzi, la società veneta intende ampliare le proprie attività di project cargo nel porto brindisino e potrebbe pertanto insediarsi nella zona franca doganale di Costa Morena di proprietà di Enel. La fabbrica di pale eoliche innovative Act Blade, invece, pare stia risolvendo i problemi riscontrati con Invitalia. Più lenta sembra infine la definizione dell’accordo tra Enel e Grimaldi Lines, che vorrebbe portare a Brindisi anche le sue «car carrier», intercettando il business del trasbordo di componenti di auto verso la Puglia.

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