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La ministra promette: «Università e alta formazione Brindisi può e deve crescere»

 
Pierluigi Potì

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Pierluigi Potì

La ministra promette: «Università e alta formazione Brindisi può e deve crescere»

Il Ministro Bernini che ha incontrato ieri il sindaco per suggerire proposte finalizzate a incrementare la presenza di corsi

Venerdì 25 Agosto 2023, 13:24

BRINDISI - Un polo universitario riconosciuto. E’ l’ambizioso obiettivo che Brindisi vuole coltivare e perseguire nel breve-medio termine nel contesto di un percorso di crescita culturale che non può prescindere da tale aspetto.

Il Governo, sotto quest’aspetto, è pronto a dare il suo contribuito, come dimostra la visita effettuata ieri mattina dal Ministro Annamaria Bernini che, in un confronto svoltosi ieri mattina a Palazzo di Città con il sindaco Giuseppe Marchionna, i parlamentari Mauro D’Attis e Andrea Caroppo, oltre che con alcuni assessori e consiglieri di maggioranza, ha ascoltato le esigenze del territorio, offrendo al contempo il proprio contributo di idee.

«Brindisi - ha dichiarato la rappresentante del Governo Meloni - è una città che merita di sentirsi ambiziosa perchè ha tante potenzialità, tanti comparti merceologici che possono essere maggiormente valorizzati e devo dire che il confronto di oggi ci ha fatto venire in mente tante idee. Brindisi deve crescere sotto il profilo universitario e dell’alta formazione e questo è il momento giusto. E’ il momento, cioè, di far crescere i territori creando degli elementi di internalizzazione: ci sono tante cose belle a Brindisi che possono e devono essere valorizzate attraverso l’offerta formativa”.

Inevitabile il riferimento al polo universitario che si vuole realizzare in città: «Mi hanno parlato della Cittadella della ricerca e anche se il relativo progetto non è passato al vaglio e non rientra tra le infrastrutture strategiche del Pnrr, si può ugualmente fare qualcosa, attingendo da altre misure di intervento. Del resto, ritengo si tratti di uno di quei luoghi del sapere e della conoscenza che non possono essere lasciati vuoti, ma vanno al contrario riempiti di significato e magari di alta formazione. Personalmente, ho suggerito alcuni temi (non voglio anticiparli, ci penserà il sindaco a farlo) legati al mare e a nuove dinamiche del territorio. C’è, al riguardo, un progetto che coinvolge il settore dell’agricoltura, non solo quello vitivinicolo, ma anche quello legato all’agritech e, dunque, all’utilizzo della tecnologia. L’agricoltura, d’altro canto, è tradizione, è storia, ma in tale contesto deve inserirsi la tecnologia: è questa la sfida che ci attende”.

Particolarmente soddisfatto il sindaco Marchionna: «Il Ministro ha portato proposte concrete da attuare quanto prima. Ho apprezzato la sua grande conoscenza del nostro territorio: le idee proposte, infatti, rispecchiano fedelmente quelle che sono le vocazioni di Brindisi, una città di mare, internazionale, che vuole sviluppare e conservare un ruolo chiave nel quadrante sud-est del Mediteranneo”.

Infine, l’on. D’Attis: «Dobbiamo impegnarci a mettere a confronto le varie offerte universitarie, facendo il punto su quello che non è stato ancora attivato, quello che è ancora in piedi e quello da integrare o sostituire, in modo da portare a Brindisi forze universitarie che producano indotto culturale, anche e soprattutto occupazionale. La visita del Ministro Bernini non è una passerella, ma l’inizio di un rapporto con il Governo in relazione a università e ricerca. Il progetto della Cittadella della ricerca non è entrato nel Pnrr, ma tutti adesso (anche la Regione) dobbiamo impegnarci per far sì che il progetto possa ripartire”.

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