CISTERNINO - (Brindisi) È stato azzannato dai pitbull dei vicini di casa che, improvvisamente, hanno scavalcato la recinzione e hanno fatto irruzione nel giardino della sua villetta. Il professor Fernando Prete, 80 anni, accademico del Policlinico di Bari, è stato trasportato urgenza in ambulanza al Pronto soccorso dell’ospedale Perrino di Brindisi, dove è arrivato in codice rosso. L’aggressione da parte dei pitbull è avvenuta nel pomeriggio di ieri, in contrada Montanaro, nelle campagne di Cisternino, dove è ubicata la casa estiva del professor Prete.
I due molossidi sono riusciti a scavalcare il recinto dell’abitazione in cui vivono e si sono avventati contro il professionista, azzannandolo alle gambe, sotto l’ascella, al collo e alle natiche, prima che il medico avesse la possibilità di rendersi conto di quello che stava accadendo La fortuna dell’80enne è stata che i suoi vicini di casa si sono accorti subito di quello che stava succedendo e sono corsi in aiuto del professore, riuscendo a sottrarlo alla furia dei due pitbull prima che per il noto chirurgo non ci fosse più niente da fare.
A quanto pare, prima di ieri i due molossoidi non avevano mai dato segno di aggressività. Al momento i due pitbull sono stati affidati agli stessi proprietari, che rischiano una denuncia alla magistratura per le gravissime lesioni provocate dai loro cani. Gli accertamenti sul grave incidente sono stati effettuati dagli agenti della Polizia locale di Cisternino.
Stando a quello che è stato possibile sapere, nonostante le gravi ferite che i due pitbull gli hanno procurato, il noto chirurgo non dovrebbe essere in pericolo di vita, anche se al momento i medici non hanno ritenuto di poter sciogliere la prognosi.
Si precisa che il prof. Prete dopo i primi soccorsi avuti al Pronto Soccorso del Perrino ha chiesto di essere trasferito al Mater Dei Hospital dove, ieri sera, è stato sottoposto ad intervento chirurgico di plastica ricostruttiva dall’equipe di Chirurgia Plastica diretta dal dott. Vincenzo Bucaria. Le condizioni di salute sono stabili ma restano in prognosi riservata.