Giovedì 20 Novembre 2025 | 16:33

Caritas, è allarme povertà nella città della Disfida: «Non solo stranieri, anche molti barlettani»

Caritas, è allarme povertà nella città della Disfida: «Non solo stranieri, anche molti barlettani»

 
Adriano Antonucci

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Adriano Antonucci

Caritas, è allarme povertà nella città della Disfida: «Non solo stranieri, anche molti barlettani»

Accoglienza e supporto alimentare: ogni giorno 120-130 pasti caldi. «Sacche di indigenza sempre più ampie. Nei nostri dormitori 30 posti»

Giovedì 20 Novembre 2025, 12:05

«Alla mensa Caritas serviamo ogni giorno 120-130 pasti caldi. Basta questo numero per capire che la povertà qui è un fenomeno profondamente radicato». Le parole del direttore della Caritas di Barletta Lorenzo Chieppa rappresentano al meglio la situazione di un territorio che, nonostante la crescita del Pil recentemente testimoniata dai dati del Cgia di Mestre, deve fare i conti con una situazione reddituale tra le più basse d’Italia.

L’occasione per avviare una riflessione sul livello della povertà a Barletta ed in tutta la diocesi (oltre alla città della Disfida ci sono anche Trani, Bisceglie, Corato, Margherita di Savoia, Trinitapoli e San Ferdinando) è stata offerta dalle iniziative organizzate per la IX Giornata Mondiale dei Poveri. Nello scorso fine settimana, la Caritas diocesana di via Manfredi a Barletta ha aperto le porte al pubblico per far conoscere le proprie attività. «In occasione della Giornata Mondiale dei Poveri - ha affermato Chieppa - a Barletta il nostro Arcivescovo Leonardo D’Ascenzo ha voluto dare un segno, anche alla luce del freschissimo rapporto nazionale Caritas, che fotografa una situazione allarmante: 5 milioni e 700mila persone e 2 milioni di famiglie in povertà assoluta. Ricordo che povertà assoluta significa un nucleo di quattro persone che vive con 1.000-1.500 euro netti al mese. Un reddito che, tra affitto e spese, non permette di sostenere la vita quotidiana. Per questo Caritas interviene con supporto alimentare, ma anche sul fronte dell’accoglienza. La nostra diocesi garantisce dormitori aperti ogni notte e Barletta, con 30 posti letto attivi tutti i giorni dell’anno, è un esempio virtuoso».

Il livello di povertà registrato nel territorio della diocesi si colloca nella media dei dati nazionali. «Abbiamo numeri molto simili. Ci sono - ha sottolineato il direttore Caritas - ampie sacche di povertà, soprattutto tra i senzatetto: non parlo solo di stranieri, ma anche di molti barlettani. Il deficit abitativo è un dato conclamato». A volte, però, i dati non sono conclamati e, ha evidenziato Chieppa, ci si ritrova a fare i conti con «una povertà dignitosa, spesso nascosta».

L’esempio di questa «povertà nascosta» è rappresentato dalla storia di «un cuoco, apparentemente una persona senza problemi, che ha perso il lavoro subito dopo la stagione estiva. Nel frattempo gli è nata una bambina. Lo abbiamo incontrato in coda alla mensa Caritas. Ha raccontato come, oltre al pasto, abbia trovato ascolto, parola, conforto».

Emergenza abitativa, supporto alimentare e non solo. La Giornata mondiale dei Poveri ha rappresentato anche l’occasione per offrire visite mediche gratuite. «Sappiamo - ha precisato Chieppa - cosa significano oggi le liste d’attesa, ma non vogliamo puntare il dito contro la Asl, anzi. Nella Caritas di via Manfredi, abbiamo realizzato un Open Day sanitario con la collaborazione del pubblico e di medici volontari: 14 specializzazioni, con due equipe. Il direttore di Cardiologia del Dimiccoli, il dottor Giuseppe Diaferia, con altri tre medici e un infermiere, ha montato elettrocardiografi e tutta l’attrezzatura necessaria. Allo stesso modo il dottor Antonio Dell’Olio dell’Epass di Bisceglie ha portato lo scanner per le analisi della tiroide e per la prevenzione dell’Alzheimer. Si sono iscritti 120 utenti, tutti appartenenti a fasce di povertà relativa. Ma abbiamo accolto anche altre persone di passaggio che non sapevano dell’iniziativa. È stato un grande successo, ma è un ulteriore dato che fa riflettere». Con l’avvicinarsi dell’inverno e del periodo natalizio la Caritas intensificherà le proprie attività, ma Chieppa ha voluto sottolineare come le attività dei volontari non conoscano soste. «Le nostre strutture - ha concluso il direttore - sono aperte tutti i giorni dell’anno».

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