TRANI - «Me lo sentivo che prima o poi sarebbe toccato anche al mio negozio, e chissà a quanti altri capiterà». Questo il rassegnato commento di Vincenzo D’Ambrosio, il commerciante da dieci anni titolare di Art store, negozio di oggettistica nel pieno centro della città, fra via delle Crociate e via Tasselgardo, oggetto l’altra notte delle attenzioni dell’ormai sempre più attivo «ladro del chiusino».
Infatti un malvivente, probabilmente sempre la stessa persona che sta colpendo ripetutamente esercizi commerciali di varia tipologia, ha utilizzato la grata che copre una caditoia lungo il marciapiede dirimpettaio del negozio, utilizzandola come ariete per sfondare la vetrina.
Una volta penetrato all’interno dell’esercizio, l’uomo ha frugato nella cassa che D’Ambrosio aveva volutamente lasciato aperta, quasi presagendo che prima o poi qualcuno sarebbe passato a «visitarlo». All’interno neanche una banconota, ma addirittura il malvivente, probabilmente confuso dal buio, ha rubato gli scontrini delle transazioni dei giorni precedenti, scambiandoli per banconote. Subito dopo è fuggito via, non toccando neanche un oggetto e dunque confermando e rafforzando la tesi per cui questi atti criminosi avvengono unicamente alla ricerca di soldi eventualmente disponibili nei locali.
I furti con scasso delle vetrine stanno toccando indistintamente tutti: dai bar alle pizzerie, dai parrucchieri a negozi qualificati come in quest’ultimo episodio. Nel frattempo, D’Ambrosio ha denunciato il tentato furto subito alla polizia, lamentando un danno materiale limitato alla sola vetrina.
Si cerca di comprendere come possano, questo o altri soggetti, muoversi ancora indisturbati. Eppure, a quell’ora di notte, in quella zona, non è del tutto escluso che circolasse gente che possa avere visto, anche tenendo conto del fatto che a pochi metri da lì c’è un distributore di vivande h24.