TRANI - Il giudice per le indagini preliminari del tribunale di Trani, Carmen Anna Lidia Corvino, ha revocato la misura dell’interdizione dai pubblici uffici per sei mesi al luogotenente della guardia di finanza in servizio a Barletta coinvolto nell’inchiesta che, due giorni fa, ha portato all’arresto di due imprenditori di Canosa di Puglia e alla interdizione di altri due esponenti delle forze dell’ordine. Si tratta di un funzionario di polizia che ora non è più in servizio a Canosa e del comandante della stazione carabinieri del paese.
Secondo quanto accertato dalle indagini della guardia di finanza, gli imprenditori finiti ai domiciliari avrebbero fornito carburante a prezzi agevolati a chi non ne aveva diritto mentre gli altri indagati avrebbero beneficiato delle agevolazioni senza averne i requisiti e per le loro auto private. Per tutti, le accuse contestate a vario titolo sono corruzione e sottrazione all’accertamento delle accise.
Il finanziere «era accusato di corruzione e reati in materia di accise sugli oli minerali, spiega il suo legale Antonio La Scala che ha prodotto una documentazione da cui si evince che da 6 mesi il militare è in pensione. Inoltre, l’uomo sarebbe "affetto da una grave patologia invalidante», fa sapere l'avvocato. «Pertanto, essendo venute meno esigenze cautelari, che avrebbero dovuto giustificare la misura interdittiva, il Gip ha revocato, in accoglimento dell’istanza presentata dal difensore, la misura interdittiva», conclude La Scala.