Domenica 07 Settembre 2025 | 00:24

La Procura di Trani indaga pure su Caracciolo: «Truccata una gara nella Bat»

 
Massimiliano Scagliarini

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Massimiliano Scagliarini

Trani indaga pure su Caracciolo: «Truccata una gara nella Bat»

L’ex capogruppo Pd nei guai per un impianto rifiuti, ma c’è la prescrizione. Il pm Gambardella sta per notificare l’avviso di chiusura anche ad altre quattro persone

Mercoledì 22 Maggio 2024, 07:00

12:17

BARI - Un procedimento in fase di indagini preliminari riguarda l’ipotesi di associazione per delinquere finalizzata al voto di scambio e coinvolge, tra gli altri, il capogruppo regionale Francesco Ventola di Fratelli d’Italia. Ma la Procura di Trani, per una sorta di involontaria e casuale par condicio, ha anche un fascicolo per turbativa d’asta sull’ex capogruppo regionale dei Dem, Filippo Caracciolo, nei cui confronti il pm Marco Gambardella si prepara a notificare l’avviso di conclusione delle indagini.

Si tratta di fatti datati, risalenti al 2017, che con ogni probabilità si prescriveranno durante l’udienza preliminare. Ma l’ipotesi, che deriva dalla trasmissione per competenza territoriale di un fascicolo spacchettato a Bari a seguito di un’ordinanza del gip, è che Caracciolo - all’epoca assessore regionale all’Ambiente (dovette dimettersi l’8 febbraio 2018, dopo aver subito una perquisizione) - sarebbe intervenuto sull’Aro 2 della Bat per pilotare l’appalto di costruzione e gestione del centro di trattamento dei rifiuti (nei fatti mai realizzato). Un project financing da 26 milioni che, grazie al dirigente dell’Aro, Antonio Di Bari, e all’ingegnere Antonio Di Biase (ex direttore generale di Amiu Puglia e componente della commissione), entrambi indagati, sarebbe stato affidato a un gruppo di imprese di cui fa parte anche la Green Project di Firenze (sono indagati l’amministratore Alessandro Ermini e il socio Rossano Degl’Innocenti).

Negli atti dell’indagine coordinata dalla pm barese Savina Toscani con la Finanza, si legge che il 52enne politico barlettano avrebbe fatto incontrare gli imprenditori Ermini e Degl’Innocenti con l’ingegner Di Biase al Bar Moderno di Bari. In cambio del suo interessamento, sempre secondo la Procura, Caracciolo (difeso dall’avvocato Michele Laforgia) avrebbe ottenuto che le tre imprese vincitrici costituissero una società di consulenza, Biobat srl, «nello stesso luogo in cui ha sede legale la società Cannone srl di cui lo stesso Caracciolo riveste la carica di direttore tecnico». Un ulteriore...

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