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Trani, ha una pistola in casa: ex imprenditore nei guai

 
Linda Cappello

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Linda Cappello

Trani, ha una pistola in casa: ex imprenditore nei guai per usura

Altri tre indagati: l’arma, simile ad una Beretta, era conservata in una scatola, all’interno di una scarpiera: nel caricatore c’erano dei proiettili

Venerdì 07 Luglio 2023, 11:30

TRANI - Spunta una pistola nel corso della perquisizione e un ex imprenditore finisce in manette.

Si tratta di L.C., di Trani, in passato titolare di un’azienda attiva nel settore calzaturiero. L’uomo si trova ora detenuto nel carcere di Trani per detenzione illegale d’arma.

Questa vicenda, però, si interseca con un’inchiesta appena avviata dalla procura di Trani, i cui contorni sono ancora tutti da chiarire.

Le indagini, condotte dai militari del Gico della Guardia di Finanza coordinati dal sostituto procuratore Ubaldo Leo, riguardano una vicenda di usura.

Nel registro degli indagati, oltre ad L.C., compaiono al momento anche altre tre persone: due di Trani ( fra cui un imprenditore, sempre del medesimo settore), e un soggetto di Terlizzi già noto alle forze dell’ordine.

Come detto, l’indagine è ancora in una fase embrionale. Tant’è che nel decreto di perquisizione e sequestro notificato nelle scorse ore ai soggetti coinvolti, non viene ancora esplicitata la condotta incriminata. C’è solo un riferimento temporale: i fatti sarebbero avvenuti fra Trani e Barletta, a partire dal febbraio 2021.

Per effettuare gli accertamenti necessari, i militari hanno dovuto acquisire documentazione contabile, sequestrate computer e telefonini.

Nell’ambito di quest’attività, poi, è spuntata fuori una pistola. Pare che L.C. la conservasse in una scarpiera, chiusa in una scatola. Si tratterebbe della riproduzione di una Beretta, con matricola modificata: ad allarmare gli investigatori, però, il fatto che all’interno del caricatore ci fossero dei proiettili. Così è scattato l’arresto: l’episodio è stato reso noto ieri nel corso di un processo innanzi al Tribunale di Trani che vede L.C. imputato per il reato di bancarotta.

Difeso dall’avvocato Pina Chiarello, l’arrestato è in attesa che venga fissata nelle prossime ore l’udienza di convalida innanzi al gip: in quella sede avrà la possibilità di spiegare l’origine e la provenienza dell’arma, che ovviamente è stata posta sotto sequestro e sulla quale verranno eseguiti gli accertamenti tecnici e balistici di rito.

Gli altri indagati sono difesi dagli avvocati Gianni Stella ed Enrico Alvisi.

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