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Trani, da oggi via al dragaggio nelle acque del porto

 
Nico Aurora

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Nico Aurora

Trani, da oggi via al dragaggio nelle acque del porto

Oggi le immersioni subacquee per il campionamento del fondale. L’ultima volta risale esattamente a 45 anni fa: era il 1978

Lunedì 22 Maggio 2023, 12:21

TRANI - Iniziano oggi le immersioni subacquee in sicurezza per il piano di campionamento dei sedimenti presenti sul fondale del porto di Trani. Lo dice l’ordinanza rilasciata lo scorso 17 giugno dalla Capitaneria di porto - Guardia costiera di Barletta, che ha così autorizzato l’inizio dei lavori propedeutici alle previste attività di dragaggio.

A compierli saranno, in raggruppamento temporaneo, le società Ecosalento, di Lequile, e Sub technical services, di Mola di Bari, che potranno avvalersi dell’ausilio della motobarca Ariete con a bordo operatori tecnici subacquei impegnati nelle operazioni.

I lavori, che sarebbero dovuti partire nei giorni scorsi, ma sono slittati a oggi a causa delle avverse condizioni atmosferiche, dureranno 25 giorni consecutivi e saranno effettuati in orario esclusivamente diurno ed in buone condizioni meteo marine.

Durante la loro effettuazione sarà vietato navigare, pescare, ancorare e sostare in aree limitrofe a quelle delimitate da gavitelli di colore rosso, che sarà l’imprese esecutrice a installare di volta in volta assicurandosi anche la corretta vigilanza dei lavori in base alle norme vigenti.

A tale importante passaggio si giunge dopo che, lo scorso 17 gennaio 2023, il dirigente dell’Area lavori pubblici, Luigi Puzziferri, aveva approvato una perizia di variante da 18.000 euro per consentire all’operatore che a suo tempo si era aggiudicato la relativa gara di effettuare i lavori che ancora non erano partiti.

Il bando era stato aggiudicato oltre due anni fa, il 29 gennaio 2021, partendo da un importo a base d’asta di 67.000 euro: la Rti se l’aggiudicò per 60.000.

Subito dopo, il piano di campionamento era stato sottoposto all’attenzione di Arpa Puglia, che da lì a poco trasmetteva le opportune osservazioni in merito: alla luce di queste si è reso necessario approvare una perizia di variante «determinata - si legge nell’ultimo provvedimento - da circostanze impreviste ed imprevedibili per l’amministrazione aggiudicatrice, fra cui la sopravvivenza di nuove disposizioni legislative e provvedimenti di autorità ed enti preposti alla tutela di interessi rilevanti».

L’importo della perizia di variante è stato calcolato in 18.500 euro, al netto del ribasso d’asta del 10% da parte della stessa società aggiudicatrice del servizio: così l’importo del piano di campionamento aggiornato è salito a 79.000 euro.

Il finanziamento per il dragaggio del porto è stato di quasi 13 milioni di euro, di cui 3 per il solo dragaggio e la parte restante per altre opere connesse. Si tratta, in particolare, di opere foranee di protezione che, secondo il progetto candidato dalla giunta e finanziato, produrranno diversi benefici: «Evitare l’insabbiamento dei fondali, consentendo un risparmio generale sulla manutenzione; consentire alle imbarcazioni di maggiori dimensioni di accostare agli ormeggi in darsena; fare fruire di nuovi ormeggi nell’avamporto, integrando l’offerta oggi disponibile; evitare la messa in oscillazione in tutto lo specchio acqueo interno, che ancora non è protetto da venti di grecale; consentire alle imbarcazioni di trovare riparo nel porto anche durante le burrasche».

La stessa relazione tecnica a supporto della manifestazione d’interesse del Comune di Trani ad intercettare i finanziamenti per le opere di riqualificazione del porto afferma che «l’escavo dei fondali è essenziale per garantire l’ormeggio dei molti diportisti che a Trani conducono le loro imbarcazioni presso la darsena comunale. Purtroppo, a causa dell’insabbiamento dei fondali, le imbarcazioni di maggiori dimensioni, che una volta erano ospitate in darsena, oggi hanno difficoltà ad entrare in porto poiché i fondali in non garantiscono l’ormeggio in sicurezza.

 La flottiglia peschereccia ancora riesce ad accedere in banchina ma, a causa dei fondali ormai esigui, non possono essere attivate le potenzialità offerte da pescaturismo e trasporto passeggeri lungo costa, con imbarcazioni simili a quelle utilizzate per la pesca».

Intanto, a causa del tempo che inesorabilmente scorre, l’ultimo dragaggio completo del porto adesso risale esattamente a 45 anni fa: fu eseguito nel 1978 dalla società La dragaggi, di Marghera, con il moto pontone Magnus. Quell’opera fu propedeutica alla nascita della gloriosa darsena comunale, con l’installazione dei pontili che ne hanno fatto uno dei più importanti porti turistici del Mezzogiorno.

Ma a fine anno, salvo proroghe, la concessione demaniale marittima dello specchio acqueo del porto, che è in capo al Comune, scadrà e andrà a gara in direzione dei privati, insieme con la stessa darsena. Ma questa è già un’altra storia.

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