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Barletta, è guerra ai distributori automatici: «Troppa illegalità regna negli “H24”»

 
Giuseppe Dimiccoli

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Giuseppe Dimiccoli

Barletta, è guerra ai distributori automatici: «Troppa illegalità regna negli “H24”»

Sempre aperto il capitolo proteste da parte di chi è residente nei pressi degli H24. Non è la prima volta che la Gazzetta se ne occupa

Sabato 08 Aprile 2023, 16:27

BARLETTA - I distributori automatici H24 come «terra di nessuno». In pieno centro come in periferia. Senza distinzione alcuna. Luoghi dove è possibile «fare di tutto di più senza alcun freno». E sempre aperto il capitolo proteste da parte di chi è residente nei pressi degli H24. Non è la prima volta che la Gazzetta si occupa di «un malcostume che andrebbe arginato».

La signora Angela è a dir poco esasperata e spaventata. Si rivolge a Dillo alla Gazzetta.

«Non posso più stare tranquilla e vivere in santa pace - racconta dalla sua abitazione in pieno cento -. Non è possibile che vi debbano essere dei luoghi della città dove è possibile fare di tutto di più e mi riferisco ai distributori h24 dove a tutte le ore del giorno e della notte se ne vedono e sentono di cotte e di crude non dimenticando l’illegalità. Eppure sono qualcosa di utile ma l'utilizzo da parte di vandali e delinquenti è sempre più proteso verso l'illegalità». Inizia così una «vibrante protesta e richiesta di aiuto» da parte della nostra lettrice in merito «ad una situazione assolutamente insostenibile che ci tormenta enormemente».

«Mi rammarica molto che i protagonisti di questo malcostume siano non solo gli adolescenti ma anche bambini molto piccoli per non parlare di individui loschi che spacciano a tutte le ore. In tanti bevono, urlano e si spingono senza paura di farsi male e senza rispetto per noi residenti. Mi è capitato di invitarli a desistere ma ho solo ricevuto una serie infinite di minacce e parolacce».

L’appello finale: «Mi auguro che le autorità competenti intervengano alla luce della diffusa illegalità. Il sindaco Cosimo Cannito e il prefetto Rossana Riflesso facciano sapere a noi cittadini cosa intendono fare per arginare questo fenomeno». Richiesta più che legittima.

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