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Trani, il Comune acquisisce beni per 1 milione nel quartiere Sant'Angelo

 
Nico Aurora

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Nico Aurora

Trani, il Comune acquisisce beni per 1 milione nel quartiere Sant'Angelo

Transazione in vista con la società Brick srl, debitrice dell’amministrazione. Saranno realizzate pista di atletica, tribunetta e verde attrezzato

Martedì 04 Aprile 2023, 13:02

TRANI - Locali prima ipotecati e poi acquisiti al patrimonio comunale. E non certamente per tenerli chiusi. Al contrario saranno utilizzati subito sia come spogliatoi dell’adiacente complesso sportivo polivalente, prossimo a realizzarsi, sia come sede del «Dopo di noi», su cui il Comune di Trani è da tempo e al lavoro nell’ambito delle attività in favore delle persone svantaggiate.

Tutto questo testimonia il fatto che non in tutti i casi il Comune di Trani è costretto a rincorrere gli operatori edili che negli anni scorsi si convenzionarono con l’ente per le opere del Contratto di quartiere Sant’Angelo: chi più, chi meno, costruirono i palazzi ma non pagarono, in parte o totalmente, gli oneri imposti dalle convenzioni siglate con l’ente.

Con due di essi sono ancora pendenti cause finalizzate ad ottenere il risarcimento del credito vantato da parte di Palazzo di città. In uno di questi procedimenti, però, il costruttore ha onorato il debito: infatti, la garanzia in favore del Comune era stata già cristallizzata attraverso l’ipoteca di alcuni immobili.

Ebbene, nella seduta di venerdì scorso il consiglio comunale ha approvato l’acquisizione e l’accettazione nel patrimonio indisponibile dell’ente degli immobili oggetto della proposta di transazione formulata dalla società Brick Srl il 25 ottobre 2022.

Si tratta di locali del quartiere Sant’Angelo, al piano terra di un fabbricato eretto tra via Parini e via Giachetti, con superficie coperta totale di 428 metri quadrati, superficie aerea delle pertinenze complessiva di 244 metri quadrati e valore fissato in poco più di 900.000 euro.

«Tale somma consentirebbe all’amministrazione comunale di accettare la transazione ed acquisire i beni al patrimonio senza ricorrere alla vendita ai sensi del codice civile - si legge nella proposta di delibera -. Infatti, il valore degli immobili indicato nella perizia di stima è idoneo a garantire la soddisfazione del credito vantato dal Comune di Trani». Ma facciamo un passo indietro per comprendere come si sia giunti a tale decisione.

Il 16 dicembre 2008 veniva sottoscritto il Contratto di quartiere Sant’Angelo. Con procedura pubblica concorrenziale veniva individuata la Graziano Srl, con la quale veniva sottoscritta apposita convenzione il 3 febbraio 2010, con l’obbligo per la stessa di realizzare quanto stabilito in relazione alle opere dei singoli lotti individuati.

Nonostante il programma edificatorio non fosse stato ultimato ed essendo risultata la stessa Graziano inadempiente rispetto al pagamento degli oneri previsti a suo carico, il 1mo marzo 2016 l’ente sottoscriveva con la Graziano e la Gramc Srl (cui la Graziano aveva nel frattempo ceduto il ramo d’azienda relativo all’attività di costruzione fabbricati) un “atto di dilazione del pagamento degli oneri aggiuntivi con relativi interessi, del contenzioso emergente e del residuo contributo di costruzione di due lotti ancora da realizzare. La debitoria non fu colmata ed allora la Gramc propose, in favore del Comune di Trani, l’ipoteca volontaria su immobili di proprietà della stessa, per un valore stimato di 908.200 euro.

Oggi il debito nei confronti del comune di Trani è di complessivi 620.000 euro circa, la Graziano è in stato di fallimento e Palazzo di città ha esercitato le azioni per l’inserimento nel passivo fallimentare, risultandone ammessa parzialmente ed in regime di chirografo.

Nel frattempo la Gramc è diventata prima Good stuff e poi Brick, mentre l’ultima perizia di stima è risultata di 700.000 euro circa. Si arriva così alla proposta della Brick del 25 ottobre 2022, ritenuta congrua anche perché «l’acquisto a titolo transattivo di detti immobili - si legge in delibera - si inserisce in un quadro di convenienza economica, atteso che gli stessi possono utilizzati per essere adibiti in favore dei percorsi di autonomia per persone con disabilità finanziati nell’ambito del Pnrr “inclusione e coesione”».

Ma poi vi è anche, come detto ed anticipato nei giorni scorsi, la destinazione sportiva. Il progetto del polivalente scoperto nell’area adiacente quel fabbricato, con pista di atletica, tribunetta e verde attrezzato, non prevede la realizzazione di un edificio a servizio dell’impianto sportivo adibito a spogliatoi e servizi: infatti tali strutture potranno essere collocate proprio nei locali in questione, al piano terra dell’edificio residenziale costruito dall’odierna Brick, in modo da ospitare tali funzioni in ambienti già esistenti e di proprietà dell’amministrazione comunale.

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