BISCEGLIE - Rifiuti, disservizi e reati. Un caso emblematico di scaricabarile che si protrae da luglio scorso con in bella mostra cumuli di rifiuti d’ogni genere nelle piazzole di sosta della super trafficata strada statale 16bis. Ora l’Anas ed i Comuni di Bisceglie e Trani si fanno vivi e rispondono all’esposto denuncia annunciando l’intervento di pulizia. L’associazione Pro Natura chiede che si valutino i danni all’ambiente e i rischi per la salute. In agosto, infatti, fu presentata una segnalazione da: Movimento civico Articolo97, Associazione Ripalta Area Protetta - Federazione Nazionale Pro Natura ed Associazione “Io Ci Sono!” con il successivo sollecito a rispondere inviato da Pro Natura. Finalmente sono arrivate le risposte del Comune di Trani e dell’Anas. Nell’istanza recapitata all’indirizzo della Prefettura della Bat, all’Anas, al Dipartimento di Prevenzione dell’Asl Bat e ai comuni di Bisceglie e Trani chiedevano la rimozione dei rifiuti abbandonati illegalmente nelle piazzole di sosta della SS16, ai sensi dell’art. 14 del Codice della Strada, la bonifica dei siti direttamente o indirettamente inquinati dai rifiuti abbandonati nelle aree segnalate in ossequio all’art.192 del D.Lgs 152/06, la valutazione del rischio igienico sanitario derivante dall’abbandono dei rifiuti e l’intensificazione della sorveglianza.
COMUNI - Il primo a rispondere è stato il sindaco di Trani, Amedeo Bottaro, che ha chiesto all’Anas di risolvere la situazione asserendo: «In merito alla nota in oggetto emarginata si chiede un pronto intervento, rientrando le questioni poste nelle strette competenze degli organi in indirizzo”. Dello stesso tenore la risposta del sindaco di Bisceglie, Angelantonio Angarano: “Con riferimento alla nota in epigrafe, stante le Vostre competenze in relazione al problema ivi evidenziato, si chiede un pronto e risolutivo intervento. In pratica i primi cittadini hanno chiesto all’Anas di rimuovere i rifiuti in quanto ciò rientra nelle sue competenze».
L’ANAS - Secondo l’Anas «La formazione di vere e proprie discariche a cielo aperto lungo ed in prossimità della viabilità gestita, rappresenta non soltanto il degrado per la sede stradale e per le aree circostanti, ma lede l’immagine aziendale di Anas, oltre a comportare un danno ambientale». L’Ente, dichiarando che effettua pulizia e manutenzioni delle piazzole, afferma che «il continuo reiterarsi del fenomeno, in aggiunta al mancato controllo del territorio e alla gestione dei rifiuti, non in linea con le indicazioni di smaltimento imposte dai Comuni e dalla normativa di riferimento, determinano un ingente dispendio di risorse economiche detratte dall’assegnazione annua manutentiva e vanificano le attività messe in atto». Secondo l’Anas il fenomeno dell’abbandono abusivo dei rifiuti è «del tutto estraneo a responsabilità ascrivibili a compiti istituzionali».
In conclusione, ecco la buona notizia «sono stati recentemente consegnati i lavori di pulizia delle aree di pertinenza dell’Anas nei territori della Provincia Bat, Bari e Brindisi. I lavori sono stati avviati e proseguiranno fino all’esaurimento delle disponibilità finanziarie».