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Bat, la strada statale «16 bis» assediata dai rifiuti

 
Davide Suriano

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Davide Suriano

rifiuti statale 16 bis

Il tratto compreso tra Bisceglie e Barletta è una discarica a cielo aperto

Sabato 30 Aprile 2022, 12:39

C’è praticamente ogni tipo di rifiuto, dai bidoni di vernice al secco, passando per materiali composti da scarti edili, sino ad arrivare a lavorati in legno, pneumatici e l’immancabile plastica. Non si tratta di una comune discarica a norma di legge, bensì di una discarica a cielo aperto lungo la strada statale 16 bis.

Le immagini raccolte dalla nostra redazione mostrano una vera e propria disfatta ambientale che ormai da tempo va in scena tra Bisceglie, Trani e Barletta, sulla carreggiata in direzione nord. I rifiuti sono stati abbandonati lungo il guardrail e nelle piazzole di sosta, anche in prossimità dei cartelli Anas che vietano testualmente di «insozzare la strada o le sue pertinenze gettando rifiuti o oggetti da veicoli in sosta o in movimento, nonché l’abbandono e il deposito incontrollati di rifiuti sul suolo».
Un’indicazione totalmente ignorata da soggetti che definire “incivili” sarebbe a dir poco riduttivo. Facendo un sopralluogo sull’area della strada statale tra Bisceglie e Trani costellata di rifiuti si nota un dettaglio piuttosto curioso: l’abbandono di materiale è decisamente più evidente lungo la carreggiata in direzione Foggia, mentre verso Bari c’è davvero poco quanto nulla.

La Strada Statale 16 bis non è il solo esempio nella provincia Barletta-Andria-Trani poiché anche altre arterie urbane del luogo sono invase da rifiuti vari. Diverse infatti le segnalazioni che giungono dalla Strada Provinciale 231, ed in particolare nel tratto che costeggia la città di Andria. Anche qui sono numerose le piazzole di sosta con rifiuti di ogni genere abbandonati e lasciati al loro destino. E la lista potrebbe allungarsi ulteriormente ampliando lo sguardo al resto della provincia. Insomma una situazione non felice per il territorio, soprattutto da questo punto di vista. Le strade non possono diventare discariche a cielo aperto, che siano urbane o extraurbane. Urgono controlli e foto-trappole. Lo scempio ambientale riguarda tutti, è il momento di agire e sensibilizzare la comunità su questo tema.

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