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Ecco i «Cantieri di libertà» a Trani, per il riuso delle strutture del boss

 
Nico Aurora

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Nico Aurora

cantiere navale trani

Il progetto del cantiere navale a Trani

Aggiudicati i lavori per cancellare il passato criminale di Salvatore Annacondia

Domenica 06 Marzo 2022, 12:30

12:49

TRANI - Sarà la Arfatech di Bari l’impresa esecutrice dei lavori per la realizzazione di un cantiere navale scuola annesso al capannone denominato «Controvento», situato in contrada Curatoio, lungo la litoranea di ponente, e già sequestrato alla criminalità organizzata e segnatamente al boss Salvatore Annacondia.
IL PROGETTO - Una parte di quel compendio demaniale è già utilizzata dalla comunità Oasi 2 San Francesco come centro di cura e riabilitazione per le tossicodipendenze, ma a completamento del progetto manca ancora la realizzazione di un cantiere navale che ponga gli stessi ospiti della struttura nella condizione di inserirsi nel circuito lavorativo.
Il Comune di Trani era stato beneficiario di un finanziamento di 1 milione di euro nell’ambito del Pon Legalità «Cantieri di libertà», presentando un intervento di completamento e ristrutturazione del bene sequestrato alla mafia da adibire a cantiere navale scuola e centro formazione.
Il primo passaggio è avvenuto lo scorso 27 dicembre 2021, con l’approvazione del progetto esecutivo elaborato dal Raggruppamento temporaneo di professionisti capeggiato dall’architetto Ubaldo Occhinegro e formato anche dagli architetti Micaela Pignatelli e Marco Stigliano, insieme con gli ingegneri Vincenzo Di Cecca, Tommaso Loiscio ed Alma Tafuni.
Successivamente si procedeva all’appalto per l’affidamento delle opere, con scadenza del bando al 30 gennaio 2022, ed in risposta al quale giungevano sei offerte. L’aggiudicazione provvisoria veniva proposta in favore dell’Alfatec e, dopo la verifica di tutti i requisiti, si è proceduto a quella definitiva.
Alfatec ha proposto un ribasso del 32% sull’importo a base di gara di 668.000 euro, corrispondente ad un importo di 453. 759 euro, oltre Iva al 10 per cento. Il responsabile unico del procedimento è l’ingegner Domenico Massimo Casamassima.
LA MIGLIORE RISPOSTA - «La migliore risposta alle recenti dichiarazioni di Salvatore Annacondia è quella di continuare a cancellare il suo passato con opere che profumano di pulito e libertà», aveva recentemente detto il sindaco Amedeo Bottaro, richiamando le esternazioni a Telenorba dell’ex boss della criminalità organizzata nel nord barese e commentando la diffusione dei primi rendering di come il capannone confiscato a Manomozza diventerà un cantiere navale.
Il capannone fu confiscato ad Annacondia insieme con altri beni immobili, tutti consegnati al Comune di Trani per il loro riutilizzo a fini istituzionali e sociali. Prima di quello, ricordiamo l’ex ristorante «Ai templari», sul porto» e successivamente lo stabile di piazza Mazzini che oggi ospita da Polizia giudiziaria della Procura di Trani.
Il cantiere navale offrirà occasioni di lavoro e riqualificazione professionale per persone svantaggiate. Il centro di formazione, invece, è stato pensato per giovani ormai fuori dai circuiti scolastici e formativi, ma non ancora inseriti in percorsi professionali e di lavoro, nonché per le persone provenienti dai circuiti penali o impegnati in percorsi di recupero dalle dipendenze.

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