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Autismo, integrazione e futuro si riflettono sulle tele di De Nittis

 
Giuseppe Dimiccoli

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Giuseppe Dimiccoli

Autismo, integrazione e futuro si riflettono sulle tele di De Nittis

L'integrazione nella Bat

A Barletta i ragazzi della cooperativa «Work Aut» sono speciali guide artistiche tra riscatto e commozione

Martedì 01 Marzo 2022, 10:55

10:57

BARLETTA - Un valore aggiunto profumato. Stratificato non solo sulla pittura di Giuseppe De Nittis. Ad offrire questa «mano straordinaria» alle opere esposte a Palazzo della Marra e alla collettività la voce partita dal cuore di Mirko, Francesco, Alessandro, Alessandra e Luigi. Loro, in virtù della loro diagnosi di autismo ad alto funzionamento, hanno scritto una pagina meravigliosa di integrazione e riflessione in occasione del 176esimo compleanno del pittore barlettano. L’impegno accorato della cooperativa Work Aut (lavoro & autismo) e del «Centro Studi Barletta in Rosa» ha cristallizzato l’opportunità di comprendere quanto e come questi ragazzi affetti da autismo - allargando ai diversamente abili in generale - possano rappresentare un enorme potenziale non solo nelle vesti di «Guide speciali alla scoperta di Giuseppe De Nittis». Basta seguirli con amore e convinzione. Dare loro fiducia. Giorgia Allegretta, professoressa di storia dell'arte del comprensivo «D'Azeglio - De Nittis» di Barletta - diretto da Concetta Corvasce - ha guidato non solo artisticamente i novelli «ciceroni».

«È stato meraviglioso intraprendere questo percorso con questi ragazzi che sebbene gravati da oggettive e riconosciute difficoltà hanno offerto a tutti le loro sensazioni vissute innanzi alle opere del De Nittis – ha dichiarato la Allegretta -. Le mie ipotesi di un percorso artistico legate alle opere del De Nittis si sono arricchite della loro sensibilità». Insomma la loro voce ha dato vita a delle proprie visioni precisando che i ragazzi della cooperativa sociale hanno illustrato i quadri ai «ragazzi speciali» della De Nittis immergendoli totalmente nei contorni umani e artistici del pittore sepolto a Parigi nel cimitero di «Père Lachaise» ovvero dei morti viventi. Le «guide speciali», eleganti nella loro felpa bianca e azzurra e con parole appropriate e mimica facciale indimenticabile, hanno dato forma ad una atmosfera di commozione visibile anche sul volto di Mariagrazia Vitobello, presidente di «Barletta in rosa», del commissario straordinario Francesco Alecci e della dirigente alla cultura Santa Scommegna. Stefania Grimaldi, presidente della cooperativa sociale Work Aut, con la voce rotta dall’emozione fa sapere: «Speriamo di incoraggiare le tante famiglie speciali a non arrendersi alla diagnosi e costruire tutti insieme una migliore prospettiva di vita per i nostri adorati figli. Questi ragazzi sono fantastici e noi con loro vogliamo trovare il posto giusto nella società. Possono farlo alla luce delle loro competenze e della loro forza di volontà. Un sincero ringraziamento a chi ha permesso questo bel momento di integrazione. Abbiamo realizzato un sogno che è andato oltre le più rosse aspettative come dimostrato dalla gioia dei ragazzi». «Porteremo per sempre nei nostri cuori questo momento di alto insegnamento per tutti», ha fatto sapere la Vitobello.

LA COOPERATIVA - La cooperativa sociale Work Aut Lavoro e Autismo con il suo progetto “Work Aut”, nasce nel 2021 sulla scia del lavoro e dell’impegno del Comitato Famiglia Insieme – Genitori a sostegno delle neurodiversità, impegnato sul territorio della Bat dal 2019 nell’individuazione e realizzazione di percorsi inclusivi rivolti a bambini, ragazzi e adulti con diagnosi di disturbo dello spettro autistico e/o neurodiversità. I progetti realizzati, ispirati all’approccio e agli strumenti scientificamente validati delle metodologie cognitivo-comportamentali Aba (Analisi applicata del comportamento), hanno riguardato gli ambiti didattico, sportivo, ricreativo o lavorativo con lo scopo di accrescere l’autostima e migliorare la qualità della vita delle persone con autismo e al tempo stesso di alleviare il carico emotivo/economico/sociale delle famiglie, carico reso ancora più gravoso a causa del Covid 19».

COSA REALIZZANO - «Proponiamo e realizziamo progetti di formazione e apprendistato finalizzati all’inserimento nel mondo del lavoro con la supervisione qualificata di manager gestionali che si avvalgono anche di esperti Aba, affinché l’inserimento socio-lavorativo risulti vantaggioso sia per le aziende/datore di lavoro, che possono ottenere determinati vantaggi, sia per il lavoratore speciale che attraverso una giusta retribuzione ritrova dignità e migliori prospettive di vita».

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