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Canosa, pregiudicato freddato con un colpo al cuore: arrestati padre 80enne e figlio

Canosa, pregiudicato freddato con un colpo al cuore: arrestati padre 80enne e figlio

 
Redazione online

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Andria, in ospedale per intervento di routine: muore una 60enne

Alla base dell'omicidio vecchi dissapori familiari, forse la vendetta per un’aggressione subita

Sabato 12 Settembre 2020, 14:20

14 Settembre 2020, 17:09

CANOSA - La vendetta per un’aggressione subita sarebbe il movente dell’omicidio di Giuseppe Caracciolo, pregiudicato 48enne di Canosa di Puglia, ucciso sabato mattina nella piazza centrale della città del nord Barese con due colpi di arma da fuoco al petto.

A sparare sarebbe stato il pregiudicato del posto Matteo Di Nunno, 80enne, sottoposto ieri a fermo per omicidio volontario, bloccato mentre stava per fuggire caricando buste di indumenti sul suo autocarro e con la valigia già pronta nel soggiorno di casa. In manette è finito anche il figlio di Di Nunno, arrestato in flagranza perché nascondeva sul lastrico solare l’arma del delitto, consegnatagli dal padre, una pistola a salve modificata con calibro 380, con cinque munizioni nel caricatore.

Le indagini della Squadra mobile di Bari e del commissariato di Canosa, coordinate dalla Procura di Trani, grazie anche alle dichiarazioni di testimoni oculari e alle immagine delle telecamere di videosorveglianza, hanno consentito di identificare in poche ore l’assassino che ha subito confessato ma poi, davanti al pm, si è avvalso della facoltà di non rispondere. Ha detto di aver voluto punire un pestaggio (mai denunciato) da parte della vittima, che sarebbe avvenuto il 14 luglio scorso.

Di Nunno Avrebbe raggiunto Caracciolo in piazza, sparandogli mentre la vittima era alla guida della sua auto. Nel tentativo di sottrarsi al suo aggressore, Caracciolo avrebbe inserito la retromarcia andando però ad impattare contro un’altra auto in transito e provocando così un incidente. Benché ferito, è riuscito a raggiungere l’ospedale dove però è deceduto poco dopo.

SABATO L'AGGUATO - Agguato in pieno centro cittadino in stile mafioso. Ad essere freddato a Canosa di Puglia è stato il  48enne Giuseppe Caracciolo, con precedenti per droga. Ad ucciderlo un unico colpo di arma da fuoco, calibro 9, al cuore.

L’agguato, su cui indagano agenti del commissariato di Polizia di Canosa in Puglia con la Squadra mobile di Bari, è avvenuto intorno a mezzogiorno in piazza della Repubblica, nel centro della città. L’uomo è stato inizialmente portato in gravissime condizioni all’ospedale di Andria, dove è deceduto poco dopo. Le indagini sono coordinate dal sostituto procuratore Maria Isabella Scamarcio del Tribunale di Trani.

Giuseppe Caracciolo (meglio noto con il soprannome di «Caracidd») in passato era rimasto coinvolto in diverse operazioni antidroga condotte dalle forze dell'ordine. 

A gennaio del 2013 rimase ferito di striscio durante un altro agguato compiuto sulla Sp 231. Ignoti spararono alcuni colpi di pistola contro la sua auto, una fiat Stilo. L'uomo riuscì  a salvarsi per miracolo. 

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