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la tragedia
Aldo Losito
10 Dicembre 2019
«In Albania ho visto scene che segneranno per sempre la mia vita». La testimonianza del 19enne andriese Vincenzo Pistillo è di quelle forti e particolarmente toccanti, sia perché a raccontarla è un giovanissimo e sia perché rimarca l'importanza dell'opera prestata dai volontari della Misericordia. Vincenzo ha raggiunto il Paese delle Aquile il giorno seguente il forte sisma di fine novembre che, oltre a crolli e disagi di ogni genere, ha provocato morte e dolore, in quella parte di nazione, staccata dall'Italia solo da qualche miglia marina del Mare Adriatico.
Pronti a partire per prestare i necessari soccorsi durante gli eventi tragici e catastrofici. Loro sono i volontari della Misericordia, da sempre in prima linea nelle emergenze che nascono sul territorio nazionale, e due settimane fa anche oltre il confine italiano, per il drammatico terremoto in Albania. Non è stato il primo intervento di questo genere, perché le Misericordie di Andria e della Bat hanno già dato il proprio apporto in tutti gli eventi sismici che hanno colpito l'Italia negli ultimi dieci anni.
«Nonostante la mia giovane età ho partecipato anche ai soccorsi per il disastro ferroviario di Andria – continua a raccontare Pistillo -. Ma in Albania è stato diverso perché ci sono state tante emergenze da fronteggiare e c'era il fattore dell'imprevedibilità. Il primo giorno che siamo arrivati abbiamo agito di supporto ai vigli del fuoco, e mentre si procedeva agli scavi tra le macerie della cittadina Thumane, abbiamo trovato tre vittime di uno stesso nucleo familiare. Sotto i miei occhi si è presentata una scena che non dimenticherò mai. La nonna abbracciava la nipotina, tentando invano di salvarla e lì vicino la mamma della bambina. Al momento ho agito d'istinto e con freddezza, poi la sera ho avuto il naturale contraccolpo psicologico. Fa parte dei nostri interventi, ma siamo preparati anche a questo».
Il gruppo partito per l'Albania era composto da 4 ambulanze e 2 fuoristrada e soprattutto da 25 persone giunte anche dalle Misericordie di Molise, Campania e Calabria. Tra di loro c'erano 10 volontari della Bat. A coordinare l'intero gruppo era la sala operativa di Andria con Simona Fusiello e Antonio Sansonne, sempre in stretto contatto con il tranese Cesare Adamantino, referente della missione in Albania. «L'unico rammarico è che siamo arrivati 24 ore dopo la tragedia – spiega l'andriese Marco Somma – perché purtroppo c'è solo un traghetto che collega Bari con Durazzo. Giunti sul posto abbiamo fatto le prime valutazioni e abbiamo provveduto ad allestire gli accampamenti per ospitare i terremotati. E' stato veramente difficile portare la gente nelle tende, perché non volevano abbandonare le proprie case pericolanti e preferivano dormire in auto. Toccante è stato anche intrattenere in una scuola tutti i bimbi della zona: era l'unico modo per distarli e non farli vivere la tragedia. Ci siamo inventati di tutto, soprattutto per tranquillizzarli. Erano piccoli ma avevano percepito il pericolo e il dolore».
L'intervento delle Misericordie si è concentrato nelle due città più coinvolte dal sisma, Thumane e Durazzo, ed è stato molto apprezzato dagli albanesi. «La gente del posto ci ha accolto con tanto calore – aggiunge il barlettano Ermanno Rizzi -. Si tratta di gente umile e semplice che, come segno di riconoscenza, ci offriva un piatto di riso o una insalata di pomodori. Ecco, questo gesto lo porterò sempre nel mio cuore: gente colpita dalla tragedia che, nonostante tutto, si preoccupava di ringraziarci. Pronto ancora a partite per altre missioni? Sicuramente si. Bisogna crederci in queste attività. Io con gli altri volontari siamo sempre pronti a metterci in gioco e a rischiare per aiutare gli altri».
Finita l'emergenza, l'intervento delle Misericordie prosegue anche con l'assistenza alla popolazione che durerà fino a metà gennaio. Nella turnazione nazionale, i volontari della Bat potrebbero essere richiamati nuovamente sul posto. Intanto, è partita anche una raccolta di beni di prima necessità da spedire in Albania. «Coordinati dalla sala nazionale – dice il presidente della Misericordie di Puglia, l'andriese Gianfranco Gilardi – lanciamo un appello ai pugliesi affinché possano dare un rilevante supporto. Stiamo raccogliendo indumenti, coperte, stufe elettriche (in buone condizioni) e alimenti a lunga conservazione. Il materiale può essere consegnato nella sede di Andria e nelle altre sedi presenti nella città della Bat. Poi sarà presa in carico dalla Caritas albanese perché possa arrivare quanto prima a destinazione nei vari campi di accoglienza dei terremotati».
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