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Barletta, chiusa discoteca per 15 giorni: «Gestore non segnalò litigi»

 
Redazione on line

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Due gli episodi all'origine del provvedimento, tra cui lo scontro tra Alessandro Cacciatore e uno dei figli di Ruggiero Lattanzio, quest'ultimo ucciso dal primo il 15 gennaio

Sabato 26 Gennaio 2019, 10:49

La Polizia ha chiuso ha sospeso la licenza per 15 giorni di una nota discoteca di Barletta dopo alcuni episodi che si sono verificati tra novembre e la notte di fine anno. Il provvedimento, emesso dal questore Carmine Esposito, è motivato da esigenze di sicurezza pubblica per alcuni fatti avvenuti nel locale.

Il primo si è verificato lo scorso novembre, quando un cliente è stato aggredito e colpito con un bicchiere al volto riportando un trauma cranico con ampia ferita lacero contusa frontale. Il secondo episodio, avvenuto la notte di Capodanno, riguarda un violento litigio tra Alessandro Cacciatore ed uno dei figli di Ruggiero Lattanzio, alias “Rino non lo so”, assassinato il 15 Gennaio proprio dal Cacciatore che temeva una ritorsione da parte di quest'ultimo.

In entrambi gli episodi, né il gestore dell’attività né il personale impiegato nei servizi di sicurezza avevano allertato le Forze dell’Ordine, consentendo che tali circostanze potessero sfociare in più gravi situazioni pregiudizievoli per l’ordine e la sicurezza pubblica attesa, peraltro, la notevole affluenza di avventori.

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