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Agricoltura beffata
Antonio Bufano
20 Gennaio 2019
La diga Capaciotti, per via del massimo livello raggiunto, continua a scaricare a mare acqua preziosa per i campi della zona di Loconia.
Tanta perdita di acqua utile all’agricoltura per il solo motivo che non sono stati eseguiti ancora gli attesi interventi al canale di adduzione alla diga del Locone da parte del Consorzio Terre D’Apulia.
Sull’accaduto interviene il consigliere comunale del “Gruppo misto”, Enzo Princigalli: “Mentre ci occupiamo di orsacchiotti, la diga Capaciotti, che ha raggiunto i 48 milioni di metri cubi di acqua, ha già sperperato da ottobre 8.640.000 mc. di acqua e sta continuando a scaricare a mare, dal “troppo pieno” acqua preziosa al ritmo di un metro cubo al secondo. Acqua che avrebbe dovuto raggiungere la diga del Locone e che invece va dispersa perché non si provvede ad effettuare le necessarie riparazioni al canale di adduzione. Si tratta di un fatto scandaloso verificato l’altra mattina in compagnia di agricoltori preoccupati, per le ricadute sulle necessità irrigue dei terreni serviti dal Consorzio Terre D’Apulia, dello sperpero di acqua che in questi mesi avrebbe potuto rimpinguare la diga del Locone anziché essere gettata in mare. L’incuria genera anche nell’immediato un danno patrimoniale evidente giacché la scarsa quantità di acqua non consente l’attivazione della centrale idroelettrica che insiste sulla diga del Locone con ulteriore aggravio della nota condizione economica fallimentare del Consorzio. Mi sto quindi attivando affinché vengano tutelate le risorse idriche e con esse la nostra agricoltura”.
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