Se un effetto quei due proiettili dovevano sortirlo, paradossalmente è stato quello di compattare la città. Infatti, leggendo i commenti rilasciati a vario titolo sui social network, i tranesi hanno manifestato piena solidarietà al sindaco Amedeo Bottaro, destinatario della busta che li conteneva, «perché - hanno scritto più o meno tutti - si può dissentire di quello che fanno un sindaco e la sua amministrazione, ma qui si è superata ogni misura e questo è un gesto da vigliacchi che va condannato senza se e senza ma».
Il fatto, poi, che l’episodio di sia verificato alla vigilia di Natale, altrettanto paradossalmente ha determinato il contrario dell’effetto sperato: infatti, se l’obiettivo era rovinare le feste al primo cittadino e minare la serenità della comunità, al contrario Bottaro stesso ha saputo perfettamente ribaltare il proposito e cogliere provocatoriamente la palla al balzo per porgere gli auguri persino all’autore stesso del gesto: «Trani è così bella, festante e luminosa che il Natale non ce lo facciamo rovinare da alcuno - ha dichiarato poche ore dopo il ritrovamento della busta minatoria -. Anzi, auguro buon Natale anche a chi ha pensato a compiere questo deplorevole gesto. Non ci facciamo intimorire da alcuno e andiamo avanti. Invece l’occasione diventa buona per porgere gli auguri, ancora una volta, a tutta la città: troppo bello il clima che stiamo vivendo in queste ore per farcelo rovinare da qualcuno».
Il ritrovamento della busta, contenente i due proiettili, è avvenuto la mattina del 24 dicembre nel portone di casa di Bottaro. L’ha rinvenuta un vicino, che ha subito informato il primo cittadino, che a sua volta si è recato con l’oggetto minatorio al Commissariato di pubblica sicurezza, per la formale denuncia. Le indagini sono in corso, anche avvalendosi delle telecamere della videosorveglianza.
Bottaro non dice nulla in merito ad eventuali sospettati, rimettendosi pienamente alle indagini della Polizia di Stato: «Preferisco non avanzare ipotesi - dice - anzi evito proprio di farlo perché questo mi rattristerebbe. Siamo convinti di avere sempre operato per il bene della collettività e comprendiamo che, sebbene la nostra azione politico-amministrativa non renderà contenti tutti, un gesto di questo genere potrebbe essere proprio la conferma che stiamo agendo nella direzione giusta».
In ogni caso, fra le principali piste che si prova a seguire, vi è la recente operazione di sgombero effettuata di una casa popolare occupata in via Olanda, che potrebbe avere destato risentimenti da parte di qualcuno.
Inoltre, la sempre più puntuale politica sociale che sta progressivamente eliminando i sussidi a pioggia, ponendo chi si cullava su questi nella condizione di meritarsi i sostegni soltanto in cambio di un servizio svolto per la comunità, ovvero sulla base di precisi requisiti.
Non sarebbe da escludere che le recenti introduzioni delle fototrappola e del Munipol street, con conseguenti pesanti sanzioni a carico dei responsabili, possano avere indispettito qualcuno al punto da reagire in questa maniera a dir poco mafiosa.
Di certo, proprio in una città in cui due recenti sentenze di due diversi Tribunali - Bari e Trani - hanno certificato la matrice mafiosa di una banda di estorsori che aveva a lungo imperversato fra locali e attività imprenditoriali, quel marchio di mafiosità sembra ancora duro a morire, come le due pallottole paiono testimoniare.
Durante l’attività amministrativa un sindaco e la sua amministrazione compiono delle scelte che, inevitabilmente, destano il favore di alcuni ed il malcontento di altri: fra i secondi, qualcuno è andato decisamente oltre la misura consentita, e di questo adesso sarà chiamato a rispondere, qualora individuato.
« Approfitto di questa notte speciale - ha postato a natale Bottaro sulla sua pagina Facebook - per ringraziare tutti coloro i quali, in queste ore, mi hanno manifestato vicinanza e solidarietà, in tutte le forme possibili e immaginabili. Non mi lascio intimorire e vado avanti come sempre».