POTENZA - Questione di ore. È la tempistica che porterà alla firma dei decreti di nomina della nuova Giunta regionale con Antezza, Cicala, Cupparo Latronico e Pepe. L’accordo è stato trovato e non solo supera le fibrillazioni legate alla delega per la vice presidenza ed alla scelta del nome della donna di Italia Viva che farà parte dell’Esecutivo ma guarda anche ad una prospettiva a più lungo periodo considerato che a ritornare in auge è la figura del sottosegretario alla presidenza che era stata già ipotizzata, senza concretizzarsi, nella scorsa legislatura. Inserita nella norma sui “pieni poteri”, la questione sottosegretari ha avuto, in queste settimane, una nuova accelerazione, soprattutto perché potrebbe rappresentare la chiave di volta per rafforzare gli equilibri all’interno della maggioranza regionale. Tanto che tra i nomi che si ipotizzano per questo incarico vi sarebbe quello del consigliere regionale Mario Polese, esponente di Italia Viva eletto nella lista “Orgoglio lucano” costretto ad un passo indietro sull’assessorato proprio per la quota rosa.
Le nomine dei sottosegretari, però, richiedono tempo. Per renderle operative, infatti, serve una nuova norma approvata dal Consiglio regionale con la possibilità di una revisione anche dello Statuto. Insomma, un iter non semplice che richiederà non meno di un anno. Si tratta, quindi, di attendere. Nel frattempo, insediata la Giunta, i provvedimenti potranno avere il via libera. E tra questi anche quelli che riguardano la riorganizzazione dei Dipartimenti con l’accorpamento di Ambiente ed Infrastrutture e la creazione di quello del Bilancio e della Programmazione. Insomma, primi atti che dovrebbero già arrivare in settimana. Questo mentre – dopo l’elezione dell’Ufficio di presidenza – arrivano le sollecitazioni e gli impegni dei consiglieri regionali eletti.
“Rilanciamo la necessità che il Consiglio regionale sia al centro del confronto, nel rispetto di uno Statuto che in queste settimane è stato più volte disatteso” spiega il capogruppo del Pd, Piero Lacorazza, mentre il capogruppo di “Orgoglio lucano”, Mario Polese, sottolinea come “al netto delle legittime posizioni politiche la Basilicata ha bisogno di un ente regionale che ‘aggredisca’ le urgenze, governando in maniera puntuale tutte le vicende che si pongono e si porranno”. E tra le vertenze più urgenti c’è quella della platea degli ex Tis e Rmi. “La Regione che ha istituito il reddito minimo – commenta il capogruppo dei socialisti, Antonio Bochicchio - non può disinteressarsi di questo ma deve, con ogni mezzo, favorire l’ingresso nel mondo del lavoro di queste persone oggi prive dei più elementari diritti”. A sottolineare le criticità che attendono il nuovo governo regionale anche l’ex presidente del Consiglio regionale e consigliere, Carmine Cicala. “Gli impegni che ci attendono – dice Cicala - sono quelli da sempre prioritari: la sanità, le infrastrutture, l’ambiente, il mondo dell’agricoltura che in questo momento è sofferente. Per questo è necessario avere una coesione e una visione unitaria”.