Sono molti i popoli che hanno vissuto la Basilicata, a partire dagli Enotri, che provenivano, oltre tremila anni fa, dall’area balcanica europea. Il «viaggio» ultramillenario nella terra lucana segnata dall’erosione dovuta anche alla mano dell’uomo nel manto boschivo, viene raccontato oggi su Rai 2, dalle ore 15, nel programma «Origini». La scoperta, tra etnia, storia e cultura, viene ripercorsa da Francesco Gasparri e Valentina Caruso.
In principio in questo lembo di terra del Sud Italia c’erano gli Enotri, giunti tra il XVI e l’XI secolo avanti Cristo dalla Grecia, forse dalla mitica Micene, per stanziarsi tra i mari Jonio e Tirreno. Nei secoli, in Basilicata, si sono succedute altre popolazioni, tra le più note c’è quella dei Lucani. Questo fiero popolo non ha lasciato molte tracce tangibili, ma rimangono alcune aree, non distanti dal capoluogo Potenza, che ne testimoniano la presenza. Caruso mostrerà la ricostruzione di una capanna antica, all’interno dei resti dell’antico villaggio fortificato di Serra di Vaglio. Ma alcuni segni ancora si ritrovano anche a Potenza, dove Gasparri andrà alla ricerca di antiche epigrafi sui muri della città, e di rari, ma imponenti resti di epoca romana. E proprio i Romani scelsero il centro della Val d’Agri per costruire una delle loro sedi più importanti: Grumentum. Questa città era il crocevia di vie commerciali che avevano in Roma il loro punto di riferimento. Origini forti come Viggiano, altro comune che si affaccia sulla Val d’Agri che ha nell’arpa un simbolo. Ultima tappa della puntata sarà Metaponto, costruita dai coloni greci.