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Cambio di stagione e crisi, le famiglie lucane si indebitano sempre di più

 
antonella inciso

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antonella inciso

Cambio di stagione e crisi, le famiglie lucane si indebitano sempre di più

In Basilicata dal 2016 ad oggi cresciuti del 31,8% i crediti al consumo

Venerdì 15 Settembre 2023, 12:26

Non è stato sufficiente l’innalzamento dei tassi di interesse. Non è stato sufficiente l’aumento del costo della vita. In uno scenario di crisi e di prezzi lievitati le famiglie lucane continuano a far ricorso ai prestiti. Anzi negli ultimi sette anni i crediti al consumo in Basilicata sono cresciuti di ben il 31, 8 per cento.

Il dato emerge da una ricerca della Fondazione Fiba di First Cisl su dati di Bankitalia.

In particolare, dall’analisi effettuata il credito al consumo a marzo 2023, secondo la Banca d’Italia, in Italia ha raggiunto ben 153,86 miliardi di euro, di cui circa 40 miliardi concessi da società finanziarie. Un quarto dei debiti degli italiani serve ad alimentare i consumi.

In questo contesto la Basilicata registra un aumento dei crediti al consumo in sette anni del 31,8 per cento, passando dagli 899 milioni ed 860mila euro del 2016 al miliardo 186 milioni 331mila euro (dato registrato al 31 marzo scorso). Una crescita lenta e continua che evidenzia, da un lato, le difficoltà delle famiglie ad andare avanti, dall’altro la voglia di investire facendo ricorso ai prestiti. Due volti della stessa medaglia, dunque, per un dato che incide e non poco sulla vita dei cittadini. Di certo, però, se la percentuale di prestiti in Basilicata cresce, è altrettanto vero che aumenta in maniera contenuta rispetto ad altre realtà italiane. Il credito al consumo in Italia è, infatti, aumentato del 44 per cento negli ultimi anni e l’incremento è maggiormente evidente nel nord-ovest del Paese e nel nord-est (con un più 49,8 per cento ed un più 55,4 per cento ) ed in misura minore nel Centro, Sud e Isole (con un più 42,9 per cento, più 36,5 per cento e più 33 per cento). Al top della classifica delle regioni italiane registriamo il Trentino Alto Adige con il 68, 1 per cento, l’Emilia Romagna con il 55,4 per cento, il Veneto con il 54,5 per cento, il Friuli Venezia Giulia con 50,5 per cento, l’Umbria con il 51,1 per cento e la Lombardia con il 49,4 per cento. In bassa classifica, invece, si registrano all’ultimo posto la Sardegna con il 25 per cento, al penultimo posto il Molise con il 29 per cento e poi la Basilicata con il 31,8 appunto. A precedere i lucani la Campania con il 33 per cento di incremento, la Sicilia con il 36 per cento di incremento e la Puglia con il 38,5 di crescita. Insomma, prestiti in salita ma meno che nel resto del Paese.

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