Il tumore al rene (o carcinoma del rene) è un tumore generalmente indolente che può essere trattato in modo conservativo (asportazione chirurgica) con intento curativo. Tuttavia, si stima che circa il 30% dei pazienti affetti da carcinoma del rene sviluppi metastasi al momento della diagnosi iniziale; la malattia metastatica coinvolge il fegato, i polmoni, le ossa e il cervello e la sopravvivenza dei pazienti affetti da malattia metastatica è notevolmente inferiore rispetto a pazienti con malattia localizzata nel parenchima renale.
Per questa ragione, lo studio e la comprensione della biologia e della progressione da malattia indolente a malattia sistemica è essenziale per migliorare le prospettive terapeutiche, costruendo nuovi strumenti che migliorino la qualità di vita delle persone affette da questa malattia.
Uno studio guidato dal professor Giannicola Genovese di Potenza, impegnato nel Md Anderson Cancer Center di Houston (Usa), e direttore scientifico della biotech Traction, ha scoperto un nuovo meccanismo molecolare alla base del processo di metastasi. Utilizzando le piu’ recenti tecniche di ingegneria genetica su modelli murini, i ricercatori guidati dal prof. Genovese hanno caratterizzato marcatori genomici di modelli spontanei di tumore al rene e campioni di pazienti metastatici scoprendo che le cellule tumorali percorrono «binari» evolutivi prestabiliti e convergenti.
In particolare, lo studio pubblicato sulla prestigiosa rivista internazionale Nature Cancer sottolinea come il tumore metastatico del rene acquisisca una catastrofica e subitanea instabilità genomica che è alla base della sua eterogeneità, contribuendo, quindi, alla resistenza alla terapia.
Questa scoperta costituisce la base per lo sviluppo di nuovi marcatori biomolecolari in grado di intercettare la progression da malattia indolente a malattia metastatica, perciò migliorando notevolmente le chances di trattamenti curativi per questi pazienti. Inoltre, tale studio pone le basi per nuovi strumenti scientifici condivisi con la comunità scientifica per velocizzare lo studio della biologia del carcinoma del rene: nei prossimi anni si prospetta un notevole miglioramento della qualità e dell’aspettativa di vita dei pazienti affetti dalla malattia, grazie alla comprensione della biologia delle cellule tumorali e lo studio di bersagli molecolari per nuove terapie farmacologiche.