Giovedì 23 Ottobre 2025 | 01:36

Gas, il sito lucano di stoccaggio Cugno le Macine passa dai russi agli americani

Gas, il sito lucano di stoccaggio Cugno le Macine passa dai russi agli americani

 
Giovanna Laguardia

Reporter:

Giovanna Laguardia

Gas, il sito lucano di stoccaggio Cugno le Macine passa dai russi agli americani

Il progetto, che risale ad una decina di anni fa , originariamente era appannaggio della Geogastock, ma fino a questo momento non è mai decollato

Lunedì 08 Maggio 2023, 13:09

Dai russi agli americani. Il sito di stoccaggio di gas Cugno le Macine, nei territori di Ferrandina, Pisticci e Grottole, è stato acquisito dal fondo americano Davidson Kemper.

Il progetto, che risale ad una decina di anni fa (la concessione fu rilasciata dal Governo nel 2012) originariamente era appannaggio della Geogastock, ma fino a questo momento non è mai decollato, tra proroghe della concessione, il fallimento della società russa Eviva, che deteneva la Geogastock e gli allarmi lanciati dagli ambientalisti e da alcuni esponenti politici locali.

Ora, con l’arrivo della società statunitense di gestione degli investimenti che, assieme alla partner italiana One33, ha anche annunciato il lancio di Thaleia, una «piattaforma di infrastrutture dedicata alla transizione ecologica e al potenziamento della sicurezza energetica europea, concentrata sull’Europa e in particolare sulla regione del Mediterraneo», parrebbe aprirsi un nuovo capitolo nella lunga storia della concessione per lo stoccaggio del gas in provincia di Matera. Thaleia, che si occuperà del sito lucano, il più grande del Sud Italia, con un potenziale di oltre 800 milioni di metri cubi di gas, sarà guidata da Marco Reggiani, in passato presidente di Stogit (controllata da Snam), di Italgas e consigliere generale di Snam.

Il sindacato è favorevole al nuovo scenario: Vincenzo Tortorelli, numero uno della Uil lucana, spiega che il passaggio di consegne al fondo Davidson Kemper «va nella direzione che la Uil ha indicato da tempo di far diventare la Basilicata la regione ‘ Hub Energia’ per i fabbisogni del Paese, mettendo insieme tutte le risorse energetiche, petrolio, gas, idrogeno, rinnovabili, di cui già dispone e di cui disporrà a breve. Un importante tassello che – continua – si aggiunge a quello di “Infrastrutturazione di rete, siti di stoccaggio e distribuzione di Idrogeno (H2) e Metano liquido (GNL) nelle principali aree industriali della Regione Basilicata” e per la realizzazione in sul territorio regionale di un Centro di Alta Tecnologia Nazionale per progetti di ricerca e trasferimento tecnologia sulla mobilità ad idrogeno». Alla regione Basilicata la Uil chiede perciò che «acceleri ogni iniziativa per garantire il passaggio verso un nuovo modello di sviluppo sostenibile». Tortorelli, infine, giudica positivamente «la disponibilità espressa dalla società che sarà impegnata nel progetto “Cugno le Macine Stoccaggio” che si dice disponibile ad “avviare un dialogo con il territorio per individuare l’assetto più sostenibile». «Determinante - conclude - è il Patto per l’energia al fine di promuovere tutte le possibili soluzioni che, utilizzando strumenti e approcci dell’ecologia industriale, dimostrano le rispettive potenzialità di decarbonizzazione, per favorire il ricorso a molteplici fonti e vettori rinnovabili e low-carbon e l’utilizzo di asset già disponibili, garantendo la sicurezza, la flessibilità e la competitività del sistema energetico».

In base a quanto dichiarato ai siti e ai giornali specializzati, l’obiettivo della nuova gestione del sito Cugno Le Macine, sarà quello di sviluppare interamente il potenziale della concessione (che scadrà nel 2024 ma già si parla di una proroga al 2025). Di qui Thaleia si spingerà sul mercato nazionale ed europeo per quello che viene definito un «ambizioso piano di acquisizioni» inizialmente nella filiera del gas naturale e poi nei vari settori della transizione energetica.

Resta da capire come verrà accolta la notizia fra gli ambientalisti lucani. In Basilicata, come testimoniano numerosi servizi della Gazzetta, a partire dalla data di rilascio della concessione, undici anni fa, il sito di stoccaggio fu avversato. Contro la concessione Cugno Le Macine si sono espressi più volte, nel corso degli anni, la Ola, i No Triv e il Movimento 5 Stelle, fra gli altri.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Marchio e contenuto di questo sito sono di interesse storico ai sensi del D. Lgs 42/2004 (decreto Soprintendenza archivistica e Bibliografica Puglia 18 settembre 2020)

Editrice del Mezzogiorno srl - Partita IVA n. 08600270725 (Privacy Policy - Cookie Policy - - Dichiarazione di accessibilità)