Sarà una struttura mista tra pubblico e privato. L’iniziativa potrebbe creare una proficua interazione con il settore primario. La missione della struttura di eccellenza sarà quella di promuovere e svolgere attività nel segmento delle tecnologie verdi. La Regione Basilicata punta sull’elevata competenza che ha sviluppato Metapontum Agrobios che farà da capofila nell’iniziativa
02 Agosto 2009
Il Polo delle biotecnologie nel Metapontino. È uno dei traguardi «biogreeen» al quale punta da tempo la Basilicata, potendo contare su partner aderenti e specifiche competenze nella ricerca. Il tema è stato discusso ieri al Dipartimento Agricoltura della Regione, presenti l’assessore all'Agricoltura, Vincenzo Viti, il presidente della società Metapontum Agrobios, Salvatore Adduce, il dirigente generale del Dipartimento Agricoltura, Pietro Quint o, e l'Autorità di Gestione del Piano di sviluppo rurale 2007-2013, Liliana Santoro, oltreché i dirigenti generali dei Dipartimenti Attività Produttive e Ambiente, Andrea Freschi e Viviana Cappiello.
Del polo biogreen faranno parte enti pubblici e infrastrutture tecnologiche private. Al momento risultano coinvolte, per le istituzioni pubbliche la Regione Basilicata, la Provincia di Matera e il Comune di Bernalda che metterà a disposizione zone del proprio territorio nell'area di Pantanello. Mentre tra i Centri di ricerca saranno interessati la società Metapontum Agrobios, capofila del Progetto, l'Enea-Centro Trisaia di Rotondella, il Cnr- Istituto di genetica vegetale, il Cra (Consiglio nazionale ricerca e sperimentazione in agricotura), l'Università di Basilicata, l'Alsia, i Centri di ricerca Cct Certa e Cct Biosistema, tra la categoria imprese i Distretti agroalimentari e le associazioni e le singole imprese.
«Il Polo - ha sottolineato il presidente di Agrobios, Salvatore Adduce, che ha coordinato la stesura del Piano - avrà quale sede principale Pantanello dove già sussistono ottime strutture, comunque da adeguare. Avrà una configurazione di Progetto e i soggetti costitutori stipuleranno un apposito accordo sul modello di Consortium Agreement europei che definisce ruoli e funzioni, attività di ognuno oltre a ratificare il sistema di governance che si integri con quello istituzionale regionale sulla ricerca e l'innovazione».
La missione del Polo Biogreen sarà quella di promuovere e svolgere attività di ricerca ed innovazione nel settore delle tecnologie verdi. «All’interno del Metapontum Agrobios - ha fatto presente l'assessore Viti - abbiamo riscontrato la presenza di un ottimo know how sviluppato negli anni e materiale di straordinario pregio scientifico soprattutto nel campo delle sementi che intendiamo sia utilizzare nei nuovi progetti sia eventualmente cedere, attraverso accordi commerciali, ai Paesi emergenti, con i quali sono già in corso contatti. Oggi l'interesse della Regione Basilicata - ha aggiunto - è rimettere al centro delle proprie politiche il settore primario, pertanto occorre dare una nuova configurazione al sistema lucano di ricerca rilanciando oltre alla Metapontum Agrobios, della quale sono stati risanati i bilanci, anche tutti gli altri enti di ricerca e il sistema organizzativo di imprese che orbita intorno al mondo agricolo. Oltre alla ricerca dovrà esser curata con attenzione la trasferibilità dell'innovazione al mondo imprenditoriale per sviluppare attività economiche e industriali, in coerenza con tale compito il Polo realizzerà un circuito di eccellenza che implementerà infrastrutture tecnologiche e programmi di ricerca, supportando iniziative agricole, agroalimentari, industriali, e nei settori dell'energia e dell'ambiente».
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