Mercoledì 15 Ottobre 2025 | 18:57

Brt, a Bari la delibera della discordia: altri 8 milioni per il progetto

Brt, a Bari la delibera della discordia: altri 8 milioni per il progetto

 
Davide Lattanzi

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Davide Lattanzi

Brt, a Bari la delibera della discordia: altri 8 milioni per il progetto

Scontro in consiglio comunale. L’opposizione: «Spreco di risorse»

Mercoledì 15 Ottobre 2025, 14:00

Scintille, discussioni, persino un’interruzione di quasi un’ora. Duri gli scontri in Consiglio Comunale sul dibattutissimo tema del Bus Rapid Transit, ovvero l’avvento del rivoluzionario mezzo ecologico e sostenibile deputato a rivoluzionare il trasporto pubblico cittadino.

Ebbene, proprio a pochi giorni dall’inizio dei lavori sul capolinea della Linea Verde (in via di Maratona, zona Piscine Comunali), il tema torna prepotentemente al centro del confronto tra maggioranza e opposizione. D’altra parte, l’impatto del progetto, tra parcheggi che rischiano di essere sacrificati, le modifiche alla viabilità e il pericolo di impatto su aree a verde, sta creando agitazioni ormai in molte zone della città. Basti pensare che oltre 80 attività commerciali appartenenti al Municipio 2 hanno dato vita lunedì scorso ad una «serrata» chiudendo per protesta i rispettivi esercizi alle 18 al fine di mostrare come si «spegnerebbero» i quartieri (San Pasquale e Carrassi i più interessati) qualora i negozi fossero costretti alla chiusura determinata da un mancato afflusso a causa della carenza di stalli.

La miccia è stata accesa dalla ratifica della variazione d’urgenza al Bilancio di previsione 2025/2027 con deliberazione della Giunta comunale n. 562 del 21/8/2025. Nel dettaglio, si sono rese necessarie integrazioni di economie per un valore superiore ad otto milioni da destinare all’adeguamento dei costi imposti dal progetto. Risorse, in realtà, già presenti nel finanziamento complessivo da quasi 160 milioni derivanti da fondi Pnrr che, però, avevano subito nel 2023 un ribasso d’asta. L’opposizione sul punto ha sollevato specifiche eccezioni pregiudiziali in apertura di seduta rendendo necessario un chiarimento della delibera da parte della maggioranza. Si è resa, quindi, necessaria una sospensione del consiglio, ma la pausa, dai cinque minuti previsti inizialmente, si è protratta per quasi un’ora.

«Con un importo così faraonico - sottolinea il consifgliere Giuseppe Carrieri (Lega) - potevamo asfaltare a nuovo quasi tutta la città, rifare per anni la segnaletica stradale orizzontale, rinnovare gran parte degli autobus Amtab, moltiplicare i servizi di pulizia e sicurezza oppure mettere migliaia di pannelli fotovoltaici su edifici pubblici per rendere Bari autosufficiente sul piano energetico. Invece, investiamo su un’infrastruttura in una città già urbanizzata per ottenere benefici poco significativi. Oggi, tanti cominciano a rendersi conto delle innumerevoli problematiche legate al Brt. Altri otto milioni che si erano risparmiati si vogliono spendere per forza senza neppure specificarne i motivi». Decisi anche gli interventi del coordinatore delle opposizioni, Fabio

Romito, nonché di Antonio Ciaula (Fdi). «Le periferie - il pensiero condiviso - sono di fatto ignorate dal Brt e non si può tirare in ballo il trasporto integrato. Il progetto può ancora essere riformulato e reso permeabile alle istanze dei cittadini. Non è possibile che un investimento di tale portata non abbia in simultanea un piano sosta che non è definito malgrado siano già partiti i lavori».

«Occorre rassicurare tutti su un’infrastruttura che sarà fondamentale per la città», le parole del sindaco Vito Leccese. «La maggioranza ha voluto approfondire le ragioni che hanno condotto a questa delibera e la sua urgenza è legata ai tempi di scadenza di fondi vincolati. Gli otto milioni oggetto di discussione sarebbero stati restituiti, non potevano essere utilizzati in altro modo: i prezzi del progetto devono essere adeguati rispetto al 2022. Peraltro, chiedo ai consiglieri di opposizione dove è scritto che saranno abbattuti alberi o che i posti sacrificati saranno 2.500 nell’intera città. Stiamo lavorando alacremente ad un piano sosta che, se non chiuderà del tutto a saldo zero tra stalli persi e recuperati, ci andrà coumque vicino e soprattutto sarà funzionale a residenti e commercianti. Sostenibilità ambientale e mobilità sono le condizioni da rispettare: collegheremo le periferie con il trasporto integrato, utilizzeremo autobus con emissioni zero. Non è un caso che altre città come Perugia, Bologna, Pisa e Taranto puntino sul Brt. La porta al confronto e al dialogo sarà sempre aperta. A patto che su questo tema ci si confronti con onestà e verità».

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