Mercoledì 15 Ottobre 2025 | 13:32

Vendono sede ditta di calzature prima del fallimento, a Barletta sequestro da 1,3 milioni a due imprenditori

Vendono sede ditta di calzature prima del fallimento, a Barletta sequestro da 1,3 milioni a due imprenditori

 
Redazione online

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Distrazione di fondi prima del fallimento, a Barletta sequestro da 1,3 milioni a due imprenditori

Sigilli a conti correnti, autovetture, partecipazioni societarie, immobili e beni di lusso, anche borse firmate, orologi, gioielli

Mercoledì 15 Ottobre 2025, 09:08

10:57

Il giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Trani, su richiesta della Procura della Repubblica, ha disposto un sequestro preventivo per equivalente nei confronti di due imprenditori di Barletta. L’importo complessivo ammonta a 1 milione e 350 mila euro, somma che sarebbe stata illecitamente sottratta dal patrimonio di una società di produzione di calzature poco prima del fallimento. L’operazione è stata eseguita dal Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Barletta-Andria-Trani.

L’indagine, condotta dai finanzieri del Gruppo di Barletta su delega della Procura di Trani, ha riguardato alcune operazioni sospette nella gestione della società calzaturiera. Dalle verifiche è emerso che, nonostante la società avesse accumulato pesanti debiti verso enti pubblici e fornitori, il legale rappresentante e l’amministratore di fatto avrebbero venduto l’intero complesso industriale di Barletta, di fatto sottraendolo al patrimonio aziendale e privando così i creditori di ogni garanzia economica.

Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, la società si trovava in una grave situazione di dissesto finanziario e i due imprenditori avrebbero svuotato l’azienda dei suoi beni, incassando il denaro della vendita e distogliendolo da qualunque finalità di risanamento o pagamento dei debiti. Gli approfondimenti, condotti anche tramite accertamenti bancari mirati, hanno consentito di formulare nei loro confronti le ipotesi di bancarotta fraudolenta e sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte.

Sulla base degli elementi raccolti, la Procura di Trani ha richiesto e ottenuto dal GIP il sequestro preventivo per equivalente, finalizzato alla confisca dei beni e delle disponibilità economiche riconducibili agli indagati. Sono stati così sequestrati conti correnti, autovetture, partecipazioni societarie, immobili e beni di lusso, per un valore complessivo di circa 1,35 milioni di euro.

Nel corso delle perquisizioni, i finanzieri hanno rinvenuto cinque immobili, 19 conti correnti, denaro contante, gioielli, quadri, oggetti di interesse archeologico e orologi di pregio, tutti riconducibili ai due imprenditori.

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